Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Letto Stellantis di Melfi. Fiom: si rischia di svuotare il sito produttivo
Condividi
Aa
Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
Aa
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Seguici
© 2023 Ufficio Stampa Basilicata
Ufficio Stampa Basilicata > Blog > Economia > Stellantis di Melfi. Fiom: si rischia di svuotare il sito produttivo
EconomiaLavoro

Stellantis di Melfi. Fiom: si rischia di svuotare il sito produttivo

La Fiom rifiuta ogni ulteriore incentivo all'esodo e denuncia che si continua a svuotare lo stabilimento deindustrializzandolo, in contrapposizione alle dichiarazioni di investimento da parte dell’azienda

Redazione Web 28 Marzo 2024
Condividi
Condividi

Mercoledi – Stamani, 27 marzo, si è concluso l’incontro con la direzione aziendale di Stellantis Melfi e tutte le organizzazioni sindacali durante il quale l’azienda ha comunicato che, per affrontare la transizione verso l’elettrico, dovrà utilizzare ancora il contratto di solidarietà previsto fino al 24 agosto.
“Stellantis – fa sapere la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita – ha comunicato che continuerà a mantenere i lavoratori in trasferta, che ormai hanno raggiunto numeri spropositati: si tratta di 400-460 lavoratori trasferiti a Pomigliano, 150 a Termoli e altri 100 a Torino.
Stellantis ha poi confermato ulteriori uscite volontarie incentivate pari a 500 lavoratori.
Questa procedura – denuncia Calamita – è ormai l’ennesima operazione che negli ultimi tre anni ha prodotto già 1600 uscite volontarie, circa 500 all’anno, provocando un calo del numero dei dipendenti a Melfi, scesi a 5.570.
Se a questi sottraiamo i 650 lavoratori che sono in trasferta nei vari stabilimenti e le 500 uscite volontarie richieste, stiamo parlando di una ulteriore riduzione fino a 4.400 dipendenti.
Si continua a utilizzare la transizione come alibi per fare efficienza e profitti.
A fronte di una tale situazione – dice Calamita – come Fiom Cgil abbiamo chiesto la conferma della centralità dello stabilimento di Melfi, con gli investimenti annunciati e che ancora oggi continuano a non concretizzarsi.
A oggi gli accordi e gli impegni assunti per lo stabilimento di Melfi rispetto al numero dei modelli e dei volumi produttivi e che avrebbero dovuto garantire la sostenibilità occupazionale e produttiva dello stabilimento e di tutta l’area industriale, compresa la componentistica e la logistica, sono stati disattesi.
Non c’è alcuna garanzia sul futuro dello stabilimento. La Fiom Cgil ha rivendicato la necessità di atti concreti: non si può annunciare la centralità del settore automotive se poi si disinveste; non sappiamo ancora quale sarà il numero finale dei lavoratori nello stabilimento. Per questo abbiamo chiesto al tavolo il cronoprogramma rispetto alla produzione delle nuove vetture, non ancora partita, e di cui non c’è traccia.

- Advertisement -
Ad image

Di fronte a uno scenario così incerto, di precarietà produttiva e occupazionale, – prosegue Calamita – è evidente che un ulteriore procedimento di uscite incentivate non può essere sostenuto in quanto si continua a svuotare lo stabilimento deindustrializzandolo, in contrapposizione alle dichiarazioni di investimento da parte dell’azienda e che la Fiom rivendica, ritenendolo necessario per la tenuta di tutta l’area industriale di Melfi.

Per tutti questi motivi la Fiom non ha firmato l’accordo sindacale e il 2 aprile al Ministero rivendicherà un quadro più chiaro rispetto al futuro di Melfi che all’incontro di oggi risulta molto nebuloso. Di fronte a una situazione così critica, senza alcuna garanzia rispetto all’occupazione, al salario e alle condizioni di lavoro dentro Stellantis e in tutta l’area di Melfi, che sono in continuo peggioramento, riteniamo sia un errore firmare un accordo che tende a svuotare lo stabilimento.

È fondamentale un’azione sindacale coerente a tutti i livelli; i tavoli nazionale e regionale anche con Stellantis devono avere come unico obiettivo la centralità del lavoro e gli investimenti nell’automotive.
Manca una strategia da parte del governo e di Stellantis che garantisca la tenuta e la sostenibilità occupazionale e produttiva per tutti i siti e prospettive concrete.

A riprova di quanto sta accadendo – aggiunge Calamita – è proprio l’impatto che la crisi occupazionale ha sulla logistica e sulla componentistica, in sofferenza rispetto alla riduzione produttiva.
Tanto che domani è previsto un incontro in Confindustria per risolvere le vertenze BCube e Sgl, entrambe della logistica, che sono il frutto della riduzione dell’occupazione incentivata in Stellantis.
Per questo la Fiom non ha firmato ulteriori incentivi all’esodo che producono licenziamenti e riducono l’ occupazione.
Nell’incontro previsto domani in Confindustria – conclude Calamita – manterremo azioni di coerenza perché oggi ormai non si può più andare nella direzione di creare competizione tra i lavoratori: dividere i lavoratori della logistica, della componentistica e di Stellantis; dividere i lavoratori tra i vari territori; dividere i lavoratori tra i vari siti produttivi, esercitando il ricatto occupazionale.
È necessaria – conclude – un’azione sindacale e di lotta per aprire un confronto e garantire risposte concrete. Stellantis investa realmente nel settore, Tavares e il governo garantiscano l’industria dell’automobile, importante per l’economia del Paese e la transizione”.

Potrebbe interessarti anche:

Stellantis: terminato incontro tra l’AD Filosa e sindacati, determinanti le scelte dell’UE

Stellantis: è il giorno dell’incontro tra l’AD Filosa e i sindacati

A Viggiano il Consiglio generale della Femca Cisl lucana con il segretario nazionale Tripoli

Basilicata: adesione al 70% allo sciopero nazionale dell’igiene ambientale tra Potenza e Matera

Potenza: vertenza Smart paper, un fallimento il tavolo romani. Nessun accordo su sedi di lavoro e salario

Redazione Web 28 Marzo 2024 28 Marzo 2024
Condividi su:
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copia il link Print
Precedente Potenza. Rischia di chiudere per mancata manutenzione la Scala Mobile Prima
Successivo Stellantis, Evangelista (Fim Cisl): «Bene il tavolo nazionale su Melfi, ma serve chiarezza sul futuro»
- Ad -
Ad image

ULTIMI ARTICOLI

Stellantis: terminato incontro tra l’AD Filosa e sindacati, determinanti le scelte dell’UE
Dal 29 ottobre ripartirà il Frecciarossa con le tre fermate di Metaponto, Ferrandina e Potenza
Alta velocità. Iudicello risponde al Presidente della Provincia di Potenza, Giordano
Potenza: assalti ai bancomat, da Poste italiane prevista la chiusura notturna
Potenza, l’autovelox di Varco d’Izzo sarà sospeso fino al 31 dicembre 2025
“Fidanzatini Policoro”, una lettera inedita apre nuovi scenari
Stellantis: è il giorno dell’incontro tra l’AD Filosa e i sindacati
Melfi, in fuga dai Carabinieri su furgone rubato: fermati e arrestati
Marsico Nuovo, scontro mortale tra auto e bus: perde la vita un 50enne
Grazianna Mecca conquista la qualifica di Allenatore FITA: un nuovo traguardo per il Taekwondo lucano
about us
Chi Siamo

Ufficio Stampa Basilicata, quotidiano di informazione online, è una Testata Giornalistica Multimediale iscritta nel Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Potenza n. 452 del 09/03/2015.
Contattaci: info@ufficiostampabasilicatait.trasferimentiaruba.it

Seguici anche su:

© Ufficio Stampa Basilicata
Welcome Back!

Sign in to your account

Hai perso latuapassword?