Lunedì 24 ottobre 2022 – Pesanti le critiche dei consiglieri regionali del M5S Gianni Perrino, Gianni Leggieri, Carmela Carlucci sulla situazione alla Regione causata – a loro dire – per i problemi interni alla maggioranza.
“Quello di venerdì scorso – dicono a riguardo – è stato un vero e proprio venerdì di passione fuori stagione per la compagine di pseudo-maggioranza di centrodestra a supporto del governatore Vito Bardi.
La solita velina letta con scarsa convinzione da Bardi non ci ha affatto convinto come membri dell’opposizione, ma – visti i risultati – non sembra aver convinto nemmeno i membri della maggioranza. Una maggioranza che non ha i numeri per votare le surroghe dei consiglieri dimissionari e che con il solito piglio bambinesco addossa la responsabilità al ruolo della minoranza.
Le ricostruzioni miste ad accuse di Cariello, Sileo, Quarto e Coviello le respingiamo senza mezzi termini. L’unico dato politico che emerge da questa ennesima crisi è il fatto che questo centrodestra, oltre ad essere completamente inaffidabile politicamente, è costantemente sotto ricatto di qualche scheggia impazzita: Zullino e Vizziello tengono sotto scacco l’intera vita politico – amministrativa di questa regione.
Ci saremmo aspettati – proseguono Perrino, Leggieri e Carlucci – uno scatto di orgoglio da parte di Bardi, ma a quanto pare anche lui non ha il coraggio di prendere una decisione netta e responsabile nel rispetto dei cittadini lucani.
Il fallimento di questo governo regionale è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli abituati a voltarsi dall’altro lato. Bardi e il suo carrozzone si stanno dimostrando completamente inadeguati a gestire la regione in un periodo che prospetta nuvole nere all’orizzonte.
La gestione della marchetta sul bonus gas è la dimostrazione plastica del pressapochismo e della cialtroneria che aleggia dalle parti di via Verrastro. Un’intera regione è stata coperta di ridicolo da questi personaggi.
L’unica soluzione possibile concludono i consiglieri del M5S – è quella di ridare la parola ai cittadini nella speranza di mettersi alle spalle l’esperienza più disastrosa della vita politica della Regione Basilicata”.