POTENZA, VENERDÌ 1 LUGLIO 2022 – Le foto che vi proponiamo di seguito sono state pubblicate questa mattina da un utente del Gruppo Facebook cittadino “Il bello di vivere a Potenza”. Gruppo del quale, molto probabilmente, non fanno parte gli incivili che senza alcun rispetto per la città in cui vivono (e per loro stessi), hanno lasciato questo spettacolo indecoroso e vergognoso dopo aver banchettato all’interno del parco di Motereale, nei pressi del monumento ai caduti.
Le foto
Il Gruppo “Il bello di vivere a Potenza” nasce due anni fa offrendo, a chiunque ne voglia fare parte, la possibilità di “condividere un sentimento di positività, un motivo che lo rende orgoglioso, un’esperienza bella vissuta o da vivere legato alla nostra amatissima città”. Lo scopo del Gruppo è anche quello di creare un luogo virtuale ‘positivo’ che non contrasti ma si affianchi a tutti i gruppi di denuncia e di segnalazioni. “La positività è un qualcosa di eccezionalmente coinvolgente e contagioso. Con questo Gruppo – è specificato nelle info – vogliamo ‘inondarci’ e ‘contagiarci’ di Amore, Orgoglio e SENTIMENTI POSITIVI nell’essere POTENTINI! Perché si possa dire POTENZA è POSITIVA!”.
Meno vergogna, zero orgoglio
Quello che raccontano, quello che che suscitano le foto pubblicate, è sicuramente per molti, un forte sentimento di vergogna. Sentimento che però oggi, soprattutto nelle nuove generazioni, sembra quasi sia diventato meno “limitativo”. Come se i giovani di oggi abbiano meno vergogna, maggiore stima di sé stessi, ma zero orgoglio.
Ora non troviamo scuse tipo “mancano i cestini”, “servono le telecamere”, “ci sono pochi controlli”! Questa è inciviltà. Punto. Chi ha pensato di organizzare la festicciola adoperandosi a portare dolci, bibite e bottiglie, nello stesso modo doveva provvedere a sistemare e ripulire a fine serata. Punto.
Fatti del genere, purtroppo, accadono un po’ ovunque! Inciviltà e maleducazione nascono spesso da esempi sbagliati con cui i ragazzi si confrontano quotidianamente in famiglia, a scuola, con i loro coetanei. Il problema è che sembra più facile (ed evidente) emulare gesti e azioni vergognose. Più complicato (forse?) è prendere come esempio chi prova a “contagiare di positività, amore e orgoglio” la vita di ogni giorno.
Conclusioni: “Andiamo a pulire!”
“Andiamo a pulire!”. Sarebbe bello che questa frase la dicesse al propri figlio (o figlia) il genitore che leggendo questo articolo e vedendo queste foto, si rendesse conto che l’incivile colpevole di quella vergogna ce l’ha in casa. E che forse è diventato tale anche per colpa di esempi che non sono stati in grado di insegnare il rispetto non “per le cose altrui” ma per sé stessi e per la città in cui vivono.
Ben vengano quindi iniziative come quelle del Gruppo “Il bello di vivere a Potenza” e tanti altri simili. Il problema, però, è che spesso non sono sufficienti se manca quel senso di orgoglio di appartenere ad una Comunità. Ed è qui, che deve intervenire anche la Politica.