Facendo riferimento ad accuse rivolte al Governo regionale, Pittella ha ribadito la massima attenzione alle questioni ambientali in una regione che, contrariamente a quanto dichiarato su alcuni organi di stampa “non diventerà la groviera dell’Italia”. Su 131 comuni, infatti, solo 6 sono interessati da attività estrattive e nessun’altro permesso è stato concesso, ha precisato il presidente della giunta regionale di Basilicata.
Per quanto riguarda la tutela della salute dei cittadini, Pittella ha annunciato quelli che saranno i provvedimenti che si andranno ad adottare. Prioritarie un’indagine epidemiologica su tutto il territorio e una mappatura di tutti i siti. A tal riguardo nell’ospedale di Villa d’Agri sorgerà un reparto di medicina ambientale.
Tutela della salute e dell’ambiente, dunque, ma anche utilizzo al meglio delle risorse che provengono dall’attività estrattiva e dalle nuove opportunità previste dal decreto “Sblocca Italia”, frutto di un lavoro di squadra tra governo regionale e parlamentari lucani sia del centro sinistra che del centro destra.
Ad illustrare ai giornalisti presenti le modifiche introdotte dal decreto approvato di recente dal parlamento è stato il direttore generale del Dipartimento Ambiente e Territorio, Carmen Santoro, la quale si è soffermata, in particolare, sulle novità previste nel rapporto Stato Regione, sulle nuove procedure che non escludono del tutto le Regioni, e quindi la Basilicata, sebbene la titolarità dei procedimenti passi al governo centrale.