Lunedì 21 marzo 2022 – Pietro Simonetti, del Tavolo Caporalato /Ministero del Lavoro, è indispettito per l’ennesino incendio nell’area alla Ex Pamafi, l’azienda fondata da Rivetti negli anni cinquanta per produrre fiori.
Furono coltivare le prime orchidee in Italia. L’azienda – ricorda Simonetti – ha occupato oltre 110 dipendenti per oltre 50 anni. Da 15 anni è commissarata con tre liquidatori sotto il controllo del Ministero dello Sviluppo.
Il sito – denuncia Simonetti – è diventato una gigantesca discarica, che la Giunta Regionale, con apposita delibera, ha indicato come deposito di “sostanze inquinanti e pericolosi”.
Nonostante la Deliberazione formale del 2019 nessuno, Regione, Arpab, Asp, Comune e le locali autorita’di contro ambientali hanno definito e attuato iniziative per la tutela della salute e dell’ambiente.
L’incendio di oggi – afferma Simonetti – dovrebbe richiamare l’attenzione delle autorita’ giudiziare, penali ed erariali, su una vicenda grave anche per la gestione del turismo e del territorio.
Si tratta di effettuare la bonifica, accertando le responsabilita di quando e’accaduto e accade, e puntare, anche con i fondi del Pnrr al riuso del sito per l’ambiente e l’occupazione per oltre 120 posti di disoccupati e migranti.
La proprietà deve da tempo rientrare nel patrimonio della Regione: oltre 30 ettari di serre e terreni pochi metri della spiaggia di Castrocucco.
La Regione – ricorda Simonetti – ha candidato nel 2018 il sito con un progetto di riutilizzo denominato “la Città’della dell’ Ambiente” predisposto a livello locale dall’apposito Comitato e patrocinato dalla Universita’ della Basilica oltre alla integrazione effettuata dall’Asia per la parte relativa alle piante officinali.
Il finanziamento UE per il primo step relativo alla bonifica – precisa – e’ fermo per l’intervenuto contenzioso con persone che gestiscono strutture per il rimessaggio.