Mercoledì 9 marzo 2022 – “Le scriventi organizzazioni esprimono sconcerto per quanto dichiarato questa mattina, sulla «Gazzetta del Mezzogiorno», dall’ex direttore dell’ARPAB, Tisci. Dichiarazioni in libertà che non trovano nella realtà alcun riscontro e che nascondono una gestione dell’Ente approssimativa e irresponsabile che, questa si, ha purtroppo decretato quel clima di veleni tra i lavoratori dell’ARPAB, che chiedevano semplicemente di fare il proprio lavoro”.
FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e FSI, in particolare, rimandano al mittente l’accusa di aver impedito l’effettuazione delle ispezioni, salvo poi affermare che le stesse sono state puntualmente e giustamente effettuate sia al COVA di Viggiano sia al Tecnoparco.
“Le OO.SS., in verità, stante il dilagare della pandemia, hanno semplicemente chiesto che tali ispezioni venissero effettuate in sicurezza, mettendo a disposizione degli operatori i DPI anche per evitare il dilagare del contagio. La verità è che questo modo di fare nasconde una vera incapacità manageriale da parte dell’ex Direttore Tisci a gestire un Ente complesso e delicato come ARPAB, scaricando sui lavoratori le sue gravi responsabilità. L’ARPAB se ha funzionato in questi anni di pandemia lo deve solo alla spirito di sacrificio e al senso di responsabilità dei suoi dipendenti. Ci auguriamo – concludono – che il Presidente Bardi provveda a dare una vera governance a questo ente che da sempre paga scelte politiche sconsiderate, che non possiamo più permetterci”.