Domenica 28 novemre 2021 – Dopo la presa di posizione del Presidente della Giunta Regionale, Vito Bardi, (VEDI), nuove critiche alla decisione della Rai di sopprimere la terza edizione del Tgr.
Per il Presidente dell’Anci Basilicata, Andrea Berbardo, “La decisione della RAI di tagliare l’Edizione notturna dei Tele Giornali Regionali preoccupa i Comuni Lucani, i quali, attraverso il Direttivo Anci, ne chiedono un rapido ripensamento.
Ed invero, trattasi di una scelta che indebolisce il Servizio Pubblico locale, riduce il pluralismo dell’informazione e penalizza il Nostro Territorio nella comunicazione regionale e nazionale, elemento irrinunciabile per la vita democratica.
Si ritiene che il Servizio Pubblico non debba e possa rinunciare al ruolo delle redazioni regionali, peraltro in un momento in cui una comunicazione di qualità ed autorevolezza è sempre più indispensabile, considerata l’esistenza di quel mondo magmatico dei social media che produce molte distorsioni manipolative.
Di converso, si riscontra un grande interesse ai contenuti dell’informazione regionale da parte della popolazione e di tutte le Istituzioni di Basilicata, anche considerata la scarna presenza di altre fonti di informazione televisiva sul Nostro Territorio, che contrasta con il diritto dei cittadini ad essere informati, da cui dovrebbe scaturire un ampliamento dell’offerta informativa e non certo un ridimensionamento.
Pertanto, chiediamo un ripensamento immediato da parte della RAI ed esortiamo tutte le Istituzioni nazionali e regionali a far sentire la loro voce per scongiurare il taglio dell’Edizione della notte dei Tele Giornali Regionali”.
Presa di posizione anche dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Associazione della Stampa di Basilicata che, in una nota congiunta, sostengono che “La decisione di chiudere l’edizione di mezzanotte del Tgr della Rai è affrettata e ingiusta:
affrettata perché presa sulla base di motivazioni dal sapore demagogico (lo stesso sapore demagogico e populista che ha la richiesta di “tagliare” quell’edizione del Tgr);
ingiusta perché equipara l’informazione ad un qualsiasi altro programma, che si chiude perché non incontrerebbe il consenso del pubblico espresso in termini di audience e di tutto ciò che audience vuol dire.
E’ decisamente pericoloso – prosegue la nota – sottomettere l’informazione al numero di persone che la guardano.In secondo luogo, diminuire l’offerta informativa in un momento così delicato per la società italiana e per le regioni italiane è una scelta che darà ancora più fiato alle fake news e a chi, ad ogni livello, fa o crede di fare informazione senza rendersi conto di ciò che ha tra le mani (oppure se ne rende conto benissimo e ha tutto l’interesse a diffondere informazione non basata su professionalità sperimentate).
Infine, non è neanche il caso di sottolineare il danno che una scelta del genere procura alla Basilicata, che perderebbe una vera e propria “voce” del suo già debole panorama informativo.
Per questi motivi, e per altri ancora, – conclude la nota – è il caso di rivolgere un vero e proprio appello ai vertici della Rai affinché tornino su una decisione che avrebbe solamente conseguenze negative”.