Giovedì 23 settembre 2021 – Sul caro mensa scolastica a Potenza che ha fatto infuriare ed indispettire i genitori intervengono il Sindaco Mario Guarente e l’assessore alla Pubblica Istruzione Alessandra Sagarese.
In una nota congiunta viene assicurato ai cittadini che “l’Amministrazione comunale sta già lavorando, non solo alla rimodulazione delle fasce ISEE (approvate dalla precedente Amministrazione, di cui larga parte dell’opposizione odierna faceva parte) affinché non vengano attribuiti gli stessi costi per il pasto a chi ha un ISEE di 12.000 euro e a chi ha un ISEE di 50.000 euro e oltre.
Inoltre l’Amministrazione sta lavorando a misure che siano di sostegno o comunque compensative, affinché la differenza tra il vecchio costo e il nuovo costo del pasto non abbia a ricadere sulle fasce più deboli”.
“L’emergenza sanitaria determinata dal virus Covid-Sars 19 – si precisa nella nota – ha comportato la necessità di dover riorganizzare il servizio di refezione già dall’anno scolastico 2020/2021.
Tale riorganizzazione si è tradotta, tra l’altro, nella impossibilità di utilizzare i refettori scolastici come luoghi ove erogare il servizio, nella necessità di sanificare quotidianamente, prima e dopo ogni pasto, le aule nelle quali gli stessi pasti venivano erogati e consumati e nella necessità di dover utilizzare vassoi singoli per ciascun utente.
Il tutto ha determinato un aggravio del costo del pasto che già dall’anno scolastico precedente è salito da 4.71 euro a 6 euro.
Il Comune di Potenza, al fine di non gravare nessuna famiglia del maggior costo del pasto dovuto all’emergenza sanitaria in corso, si è accollato la differenza di costo su ogni pasto. Riteniamo, pertanto, non corretto – sostengono Guarente e Sagarese – l’atteggiamento della parte di opposizione che rileva ancora oggi che l’aumento del costo sia assolutamente sproporzionato, in quanto i consiglieri comunali erano perfettamente a conoscenza del fatto che il costo del pasto fosse di 6.00 già dall’anno scolastico precedente”.
L’assessore Sagarese spiega infatti che lei stessa ha avuto modo di informarli partecipando a più commissioni consiliari nel corso delle quali è stato affrontato il tema: “Sono andata a relazionare più volte nella commissione consiliare competente” precisa la Sagarese che definisce “stucchevole che alcuni ritengano, per esclusivi politici, di stigmatizzare un procedimento amministrativo del quale le Commissioni competenti, in cui tutti i consiglieri sono ampiamente rappresentati, erano a completa conoscenza, e non si adoperino per superare le criticità, ma attacchino l’operato di una Amministrazione che dovrebbe lavorare tutta unita per il bene dei cittadini”.
NASCE IL COMITATO GENITORI
Contro l’aumento delle tariffe mensa si è costituito il Comitato Genitori Potenza. Ne fanno parte rappresentati di classe e genitori di vari istituti interessati al servizio.
“Intendiamo protestare – si afferma in un comunicato – contro lo spropositato e immotivato aumento delle tariffe relative al servizio mensa, che raggiunge, in alcuni casi, oltre il 40% e chiedere la rimodulazione delle fasce ISEE.
E’ inaccettabile che, soprattutto in un momento tanto delicato per la crisi dovuta alla pandemia, si sottopongano i cittadini a un ulteriore e grave aumento dei costi di servizi essenziali, come la mensa. Il carico delle famiglie in un anno supera, nel caso di due bambini, oltre i 2000 euro annui.
Il comitato aveva organizzato una manifestazione di protesta per domani, venerdì 24 settembre, ma è stata rinviata a lunedì 27 su richiesta della Questura.
LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI
Con una lettera inviata al Sindaco, all’Assessore alla Pubblica Istruzione a tutti i Gruppi Consiliari e al Presidente della Quarta Commissione consiliare del Comune di Potenza le associazioni dei Consumatori ACU – ADICONSUM – ADOC – ADUSBEF – CITTADINANZA ATTIVA – CODACONS – FEDERCONSUMATORI – CASA DEL CONSUMATORE – UNC – TUTOR DEI CONSUMATORI – ALTROCONSUMO – CODICI – POLIDREAM –- LEGA CONSUMATORI hanno chiesto “un incontro immediato al signor Sindaco e all’assessore Pubblica Istruzione per discutere dell’argomento.
La richiesta ha carattere di urgenza. Nel frattempo si invita l’Amministrazione Comunale a sospendere gli aumenti senza pregiudicare l’avvio della mensa”.