Lunedì 9 agosto 2021 – Ancora una volta, a ridosso del 15 del mese, i lavoratori dell’AIAS di Melfi rischiano di non percepire la loro retribuzione entro il termine previsto. Una situazione inaccettabile che si protrae nel tempo, dentro un immobilismo non più sostenibile.
Lo denunciano con una nota Giuliana Pia Scarano della Fp Cgil, Pasquale Locantore della Cisl Fp e Antonio Guglielmi della Uil Fpl.
I lavoratori – sostengono sono esasperati e legittimamente chiedono il rispetto da parte dell’azienda degli impegni assunti. I ritardi nell’adozione da parte della Regione Basilicata delle delibere che riconoscono alle strutture socio sanitarie e riabilitative somme ulteriori legate all’attività prestata nell’emergenza COVID non possono rappresentare un alibi continuando a far pagare le conseguenze di tali ritardi ai lavoratori.
All’azienda – proseguono Scarano, Locantore e Guglielmi – chiediamo di erogare con immediatezza la mensilità corrente, alla Regione Basilicata chiediamo di approvare con celerità le delibere annunciate che prevedono il ripristino del tetto di spesa riportandolo ai valori del 2011 e una copertura delle maggiori spese sostenute per le misure di sicurezza legate al COVID. Chiediamo, inoltre, come peraltro già concordato, l’apertura del tavolo di confronto per l’aggiornamento delle tariffe delle strutture socio sanitarie riabilitative regionali accreditate, ferme al 2009.
Ribadiamo – concludono – che non possono e non devono essere i lavoratori a pagare le difficoltà che sta affrontando l’Aias come tutto il comparto del sociosanitario.