Martedì 30 marzo 2021 – Con una lettera inviata ai responsabili dell’Azienda Sanitaria di Potenza, Giulia Lordi, Presidente dell’Angsa (Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo) di Potenza chiede che in occasione delle vaccinazioni per Covid, si tengano presente le particolari esigenti di quanti sono affetti da questo disturbo del neuro-sviluppo, disponendo la necessaria assistenza di personale specializzato.
La lettera della Presidente Lordi, indirizzata al Direttore Generale dell’ASP, Dr. Lorenzo Bochicchio, al Direttore Sanitario dell’ASP, Dr .Luigi D’Angola, e per conoscenza U.O. Dipartimento Salute Mentale, Dr. Pietro Fundone.
“Gent.mo Dr. Lorenzo Bochicchio,
considerando le ultime “Raccomandazioni ad Interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARSCov-2/COVID-19” emanate dal Ministero della Salute il 12 marzo scorso che hanno individuato le categorie target prioritarie della campagna di vaccinazione nei cittadini portatori di disabilità gravi di tipo fisico, sensoriale, intellettivo e psichico ai sensi della legge 104/1992 art.3 comma 3 e in particolare le persone con disturbo dello spettro autistico, i loro familiari conviventi e coloro che si prendono cura (caregiver) e che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto, genitori/tutori/affidatari cosi come previsto dalle specifiche indicazioni nelle tabelle 1 e 2 e individuate nella “Raccomandazioni ad interim” come categoria 1.
Con la presente si intende richiamare l’attenzione sulle peculiarità dell’Autismo, disabilità
determinata da un disturbo del neurosviluppo, condizione con la quale le persone vivono per l’intero arco della loro esistenza e che le rende vulnerabili a causa di presenza di varie patologie in comorbilità.
La fragilità delle persone con autismo è ancor più grave se si considera la loro
caratteristica di soggetti non collaboranti, le difficoltà di adattamento a luoghi
sconosciuti e la poca tolleranza ai tempi d’attesa.
Per queste motivazioni, ANGSA BASILICATA suggerisce e sottopone alla Sua cortese attenzione la creazione di un percorso specifico organizzato ad hoc che annulli i tempi di attesa, preveda l’accoglienza da parte di operatori specializzati, un ambiente adeguato e motivante che limiti al massimo l’impatto sensoriale e la vicinanza del/dei genitori/caregiver. Una buona prassi già mutuata presso il Policlinico di Tor Vergata di Roma con ottimi risultati.
Ringraziandola per l’attenzione , in attesa di cortese riscontro invia
Cordiali Saluti.
Giulia Lordi”