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Letto Vaccino Covid: quando arriva in Italia? Chi lo avrà per primo? A chi bisogna rivolgersi? Perché in Inghilterra è partito prima?
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#Coronavirus

Vaccino Covid: quando arriva in Italia? Chi lo avrà per primo? A chi bisogna rivolgersi? Perché in Inghilterra è partito prima?

USB - Ufficio Stampa Basilicata 9 Dicembre 2020
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1.Quando scatta la vaccinazione in Italia?
La data di inizio della campagna è legata alle autorizzazioni che devono essere rilasciate dall’agenzia regolatoria europea per i medicinali (Ema) alle aziende Pfizer/Biontech e Moderna. L’ente di Amsterdam si riunirà in via straordinaria per «perfezionare la valutazione» sui due farmaci rispettivamente il 29 dicembre e il 12 gennaio. La distribuzione delle dosi ai Paesi dell’Ue che le riceveranno sulla base di accordi presi dalla Commissione partirà subito dopo.

2. Quali sono i tempi?
Una iniziale disponibilità di 28 milioni di dosi entro la fine di marzo sarà sufficiente per garantire la profilassi a quasi 6,5 milioni di italiani appartenenti alle categoria ritenute più urgenti: operatori sanitari (1.404.037), personale e ospiti Residenze sanitarie (570.287), anziani sopra gli 80 anni (4.444.048). 

3. Quanto durerà la campagna?

Con l’arrivo di altre dosi il vaccino andrà alle altre fasce di popolazione: persone tra 60 e 79 anni, cittadini con almeno una malattia cronica, insegnanti, lavoratori di servizi essenziali, carceri. Tra terzo e quarto trimestre saranno protetti la maggior parte degli italiani. L’Italia ha acquistato oltre 202 milioni di dosi (anche di AstraZeneca che ieri ha annunciato la pubblicazione su Lancet di dati sull’efficacia: 70%) sufficienti per vaccinare due volte ogni cittadino (seconda dose a un mese dalla prima) e tenere delle scorte. In base ad accordi preliminari sono previsti i quantitativi di Johnson and Johnson, Sanofi/Gsk e Curevac.

4. Bisognerà prenotarsi?
È in corso di realizzazione una app per prenotarsi e monitorare eventuali reazioni avverse con un sistema di farmacovigilanza. L’applicazione manderà l’avviso sulla data del richiamo.

5. Il vaccino è obbligatorio?

No, è su base volontaria. Il presidente Sergio Mattarella si sottoporrà alla profilassi quando verrà il suo turno in base all’età, «senza scavalcare l’ordine di precedenza». Il quotidiano Il Foglio ha lanciato un appello per chiamare cariche istituzionali e i politici alla vaccinazione e molti hanno già aderito.

6. Le fiale possono essere acquistate in farmacia?
No, la vaccinazione sarà gratuita per tutti quindi quest’anno le dosi non andranno in vendita. È prevista una campagna di sensibilizzazione affinché i cittadini si convincano dell’importanza della profilassi e contribuiscano al raggiungimento della cosiddetta immunità di gregge: il 70% degli italiani vaccinati.

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7. Si andrà dal medico di famiglia, al pediatra o alla Asl?
Nella prima fase il vaccino sarà portato sotto il controllo delle forze armate in 300 centri ospedalieri dall’hub dell’aeroporto di Pratica di Mare, dove arriveranno i quantitativi. Ci saranno unità mobili che si muoveranno poi da questi 300 centri per portare le dosi a destinazione, ad esempio nelle Rsa. In una seconda fase il vaccino sarà presente in 1500 punti di somministrazione e le unità mobili lo porteranno da qui a casa delle persone anziane o con problemi di salute impossibilitate a muoversi.

8. Come mai il Regno Unito è partito prima?

Prima paziente vaccinata nel Regno Unito

Dopo la Brexit l’ente regolatorio britannico Mhra — che fino al 31 dicembre resterà soggetto alle regole europee — è fuori dalle riunioni tecniche dell’Ema, e deve accettare l’approvazione di farmaci dell’Ue senza poter partecipare alle decisioni. In questo caso ha però fatto ricorso alle clausole previste dalla legge 174 del 2012 che dispongono che ogni singolo Stato possa ricorrere all’approvazione d’emergenza: una scelta che anche altri Stati avrebbero potuto fare, ma che hanno preferito evitare, attendendo il parere dell’Ema. Negli Stati Uniti, l’agenzia americana Fda ha fissato la riunione del suo comitato Vrbpac (Vaccines and related biological products advisory committee) per il 10 dicembre e il 17 dicembre darà il parere sul vaccino di Moderna.

9. Quali altri Paesi hanno già avviato le vaccinazioni? 
In Russia è cominciata da alcuni giorni la somministrazione gratuita di Sputnik V, creato dall’istituto Gamaleya che Mosca ha autorizzato secondo una procedura autonoma, sperimentato su 40mila soldati volontari. La Russia ha stipulato accordi per la produzione di 100milioni di dosi, vendute anche all’Ungheria.

10. E la Cina?
Il Paese dove è nata l’epidemia circa un anno fa dispone di almeno 5 vaccini prodotti da industrie locali. Ne ha promesso una fornitura ai Paesi amici (Corea del Nord, Iran). Israele riceverà giovedì le prime dosi da Pfizer già questa settimana dopo il presunto via libera del 10 dicembre. Tutti i piani vaccinali indicano gli anziani come prima categoria da difendere. 

FONTE: Corriere.it

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