Mercoledì 7 ottobre 2020 – La Cattedra UNESCO in “Paesaggi Culturali del Mediterraneo e Comunità di Saperi” dell’Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e i Coordinamenti delle 32 Cattedre UNESCO italiane, e con la Fondazione ENI Enrico Mattei, lancia il progetto “Dialoghi delle Cattedre UNESCO: un laboratorio di idee per il mondo che verrà”.
L’evento on line si terrà il 9 ottobre alle ore 16,30, con regia dal Polo Universitario di Matera, ed è inserito nel cartellone degli eventi del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da Asvis.
All’evento farà seguito un appuntamento televisivo sul canale RAI Scuola, in cui si darà avvio al programma di incontri webinar nei quali verrà raccontato il contributo delle Cattedre UNESCO italiane, anche attraverso il confronto con altri studiosi ed esperti, sui temi della sfida globale per lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.
Per raggiungere entro il 2030 gli obiettivi di sviluppo sostenibile occorrono un pensiero integrato, l’impegno di tutti, e un profondo cambiamento del nostro sguardo su di noi e sul mondo.
L’attenzione alla scala globale e l’orientamento contenuto nei principi dell’UNESCO alla pace, ai diritti umani, al rapporto armonico con l’ecosistema terra e al riconoscimento della varietà biologica e culturale come risorsa evolutiva, proprio operando attraverso il focus sulla conoscenza, possono essere un contesto sensibile in cui sviluppare una linea di pensiero e di azione in tale direzione.
Con il programma UNITWIN/UNESCO Chairs, lanciato dall’UNESCO nel 1992, le Cattedre operano come ponte tra il mondo accademico, la società civile, la ricerca e la politica, con il fine di garantire, attraverso la cooperazione intellettuale, l’accesso, il trasferimento e l’adeguamento del sapere per diffondere e realizzare gli obiettivi dello sviluppo globale e dell’evoluzione umana, in termini di sostenibilità e di resilienza dei singoli contesti e dell’insieme.
Per i traguardi stabiliti dell’Agenda 2030, che è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, in generale la cultura, in tutti gli aspetti che vanno dalla ricerca scientifica all’educazione, è allo stesso tempo un mezzo e un fine per lo sviluppo sostenibile, contribuendo anche indirettamente ad aspirazioni più ampie per la pace, l’inclusione sociale, le libertà fondamentali e la diversità culturale.
La ricerca comune di soluzioni e di buone pratiche, la condivisione di strumenti e di strategie, la collaborazione e la partecipazione su vasta scala sono tutti elementi chiave per riuscire nell’impresa, nell’era della conoscenza gioca un ruolo strategico proprio la disponibilità di mezzi di comunicazione di massa e in tempo reale, con piattaforme telematiche e in generale il web, e canali radio e televisivi.
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