Questa è la voce originale di Hind Rajab, la bambina di soli sei anni che ha trascorso le sue ultime ore di vita al telefono con i soccorritori della mezza luna rossa, nascosta nell’abitacolo di un’auto dove giacevano i cadaveri degli zii e dei cigni a Gaza, tutti morti trivellati dai carrarmati dell’esercito Israeliano.
La sua storia è stata raccontata nel film “La voce di Hind Rajab”, il suo volto, impresso nelle coscienze e in un’opera d’arte che ha impreziosito la città di Potenza, ovvero il murale dell’artista Jorit che ne ha ritratto l’espressione sulla facciata laterale di un palazzo. Il volto della bambina è stato segnato con le inconfondibili strisce rosse sulle guance, simbolo ha spiegato l’artista della tribù dell’umanità, la stessa umanità che, se intesa come valore, si perde nei circa 20 mila bambini morti nella striscia di Gaza.
Dopo l’inaugurazione dell’opera d’arte, in un cineteatro don bosco stracolmo per l’occasione, è stata proiettata la pellicola che racconta delle ultime ore di Hind Rajab. Potenza ha risposto presente riconoscendo il giusto merito anche a quei privati cittadini che hanno commissionato l’opera
