Sabato 20 dicembre 2025 – “Se l’emendamento al collegato finanziario alla legge di Stabilità sul sistema di previdenza dei consiglieri regionali lucani approvato dalla massima Assise regionale non dovesse essere ritirato, il prossimo Consiglio regionale della Basilicata la Cgil sarà in presidio in viale Verrastro, a Potenza, in segno di protesta”.
Lo hanno annunciato i segretari generali della Cgil Basilicata, Spi Cgil Basilicata e Cgil Potenza, Fernando Mega, Angelo Summa e Vincenzo Esposito all’assemblea di fine anno che si è svolta oggi a Potenza.
“I dati sulla Basilicata sono impietosi. È di ieri – continuano i dirigenti sindacali – il dato Istat sullo spopolamento, che pone la nostra regione in cima al Mezzogiorno e in Italia per perdita di popolazione, con un picco di -6,1 per mille al 31 dicembre 2024. Mentre la Basilicata si spopola, i poveri crescono anche se hanno una occupazione, le nostre industrie chiudono e cresce l’uso di ammortizzatori sociali, il governo Bardi ancora una volta mette al primo posto il proprio tornaconto personale rispetto ai bisogni dei lucani e delle lucane.
La reintroduzione dei vitalizi, seppure nel recinto delle norme prescritte, è solo un ulteriore privilegio che la maggioranza si è voluta concedere.
Dopo il tentativo di aumentarsi gli stipendi con un costo complessivo di 500 mila euro, fallito solo grazie alla nostra denuncia e mobilitazione e all’intervento della Corte dei Conti, che ha messo nero su bianco la norma per la quale la spesa complessiva del Consiglio regionale non può essere aumentato in base alla legge Monti, oggi la maggioranza di centrodestra ci riprova, assumendo la decisione senza alcun confronto con la minoranza e con modalità alquanto subdole e poco democratiche.
Continueremo a mobilitarci – conclude la nota – affinché si fermi questa deriva da casta. Si apra il confronto sulla vertenza Basilicata – concludono – altrimenti questa regione è destinata a soccombere”.
