Sabato 20 dicembre 2025 – «Una norma discutibile nella sostanza, nella forma e nella tempistica». Così il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo (foto di copertina) bolla l’introduzione, con un emendamento della maggioranza al collegato alla legge di stabilità regionale, del sistema contributivo per consiglieri, assessori e presidenti.
«Sul piano sostanziale – spiega Cavallo – condividiamo le perplessità di chi paventa un possibile vizio di legittimità della norma, in particolare per quanto riguarda la sua efficacia retroattiva e il presunto rispetto del principio della invarianza di spesa. Discutibile è anche la forma con la quale la norma è stata introdotta: un emendamento al collegato alla legge di stabilità, senza la concreta possibilità di discutere in modo trasparente e al cospetto della pubblica opinione le ragioni del provvedimento.
Un vero e proprio raid che- sostiene Cavallo – mette a nudo una visione distorta del mandato democratico.
Quando sono in ballo norme che incidono sul patto di fiducia tra istituzioni e cittadini la trasparenza deve essere massima, perché il rischio è di allargare ulteriormente il già preoccupante fossato che separa la classe dei governanti da quella dei governati.
Tuttavia, è soprattutto sulla tempistica che l’introduzione del sistema contributivo per i politici regionali è un vero e proprio schiaffo a tante famiglie che oggi faticano ad arrivare alla fine del mese.
Parlo di chi ha perso il lavoro, di chi è in cassa integrazione, di chi vede sgretolarsi anni di sacrifici e oggi ha paura per il proprio futuro, dei tanti giovani che non trovano sbocchi lavorativi nella loro terra e sono costretti ad emigrare, degli anziani che vivono in solitudine e che rinunciano alle cure perché la pensione non basta a vivere.
L’auspicio – conclude Cavallo – è che l’anno nuovo porti consiglio e che si possa ridiscutere il provvedimento alla luce del sole: ne vale della credibilità delle istituzioni democratiche».
