Venerdì 19 dicembre 2025 – Nell’ambito del Giubileo dei detenuti, l’Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo mons. Davide Carbonaro ha presieduto la Santa Messa nel carcere, condividendo un momento di preghiera e di ascolto con gli ospiti della casa circondariale di Potenza.
Vissute ore di profonda spiritualità e umanità. In occasione del recente Giubileo dei detenuti, la Santa Messa celebrata da S. E. Mons. Davide Carbonaro e concelebrata da Don Salvatore, Fra Francesco e Padre Giovanni è stata un momento di profonda comunione e speranza.
In questo clima di ascolto è stato presentato il progetto “Innocenti evasioni”, un cammino nato dalla visione comune della Caritas diocesana di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo e della direzione della Casa Circondariale.

“Innocenti evasioni” – ha precisato la direttrice della Caritas diocesana, Marina Buoncristiano – non è solo un titolo, ma un atto di fiducia. Attraverso un approccio creativo, pedagogico e riflessivo, i detenuti sono diventati protagonisti di un racconto autentico e sincero sulla propria condizione, sul concetto del tempo e dello spazio e sulla reale e concreta possibilità di rinascita a partire dai propri errori, esplorando una libertà espressiva che nessuna barriera può contenere.
Il progetto ha dato vita a due frutti preziosi: un docufilm per immortalare sguardi e voci e una pubblicazione per raccogliere pensieri e testimonianze, trasformando l’esperienza in memoria, in inchiostro che dà forma alla speranza. Due strumenti per narrare un’unica realtà: quella di chi è chiamato a scrivere un nuovo inizio.
Il successo di questa iniziativa – ha detto Buoncristiano – è frutto di una rete umana straordinaria, un plauso speciale a Dino De Angelis, responsabile del progetto, per la sua guida sapiente e appassionata.
Un ringraziamento sentito al Direttore della casa circondariale Paolo Pastena e al Comandante della Polizia Penitenziaria Gianluigi Lancellotta per la sensibilità e il sostegno costante.
Grazie per il significativo lavoro a Sonia Crovatto (funzionario giuridico pedagogico) e a Giuseppe Palo (funzionario organizzazione e formazione), pilastri di questo percorso.
Grazie a tutto il personale e a chi si è messo in gioco, accettando la non semplice sfida di mostrare le proprie fragilità e le proprie emozioni. Costruire ponti significa restituire dignità e guardare al futuro con occhi nuovi perché la vera libertà comincia dal riscatto.
Ieri è stata presentata la pubblicazione del primo quaderno di Innocenti Evasioni dal titolo “L’ attesa”, ma il viaggio continua con la pubblicazione del secondo.
“Dio è bizzarro, ci salva a modo suo, non come pensiamo noi. Ci salva insieme, rispettando e amando le nostre individualità” ha detto mons. Carbonaro.
Un segno di vicinanza della Chiesa che richiama alla dignità di ogni persona e alla speranza che non viene mai meno, anche nei luoghi di detenzione.

In occasione della celebrazione eucaristica, portata la Luce della Pace, accesa nella Grotta della Natività di Betlemme.
