Venerdì 19 dicembre 2025 – Numerosi hanno partecipato ieri, gioved’ 18 dicembre, al Giubileo degli operatori sanitari e dei volontari celebrato nella Cappella dell’ospedale San Carlo di Potenza.

A mons. Davide Carbonaro, Vescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Muro Lucano che ha celebrato, ha volto un saluto don Mario Galasso, cappellano dell’azienda ospedaliera.
“Eccellenza Reverendissima Padre Davide, all’inizio della celebrazione eucaristica nel clima liturgico dell’Avvento, prossimi a vivere il Natale, la cappellania ospedaliera San Giovanni Paolo II rappresentata da me e don Mimmo e i nostri collaboratori , Le rivolgiamo il saluto e il benvenuto nel nome del Signore.
Ai nostri saluti, si fanno partecipi la direttrice sanitaria la dott.ssa Angela Bellettieri, ed inoltre una rappresentanza di medici, operatori sanitari, volontari, e fedeli per questo incontro giubilare che prossimamente volgerà al termine.
Questa Cappellania titolata a San Giovanni Paolo II è stata voluta da lei quale luogo “Giubilare” centro regionale della sanità lucana.
Molte persone durante questo Anno Santo a partire da operatori sanitari, malati, famiglie e fedeli, – ha ricordato don Mario – hanno sostato per varie celebrazioni per lucrare l’Indulgenza Plenaria stabilita secondo le norme della Penitenzieria Apostolica, per tutti è stata un’esperienza interiore laddove la cura integrata diventa esperienza di carità e di pellegrinaggio interiore.
La liturgia di questo incontro giubilare è incentrata sul tema della speranza, del Natale, del dono e della solidarietà.
Essa – ha detto don Mario – offre un’occasione per riflettere sulla dignità della sofferenza, sul valore della cura come incontro e relazione, e per rinnovare la fede e la speranza di chi si dedica all’assistenza dei malati.
La liturgia sottolinea la presenza di Dio anche nella fragilità e invita gli operatori a essere “seminatori di speranza”
Incoraggiare la fiducia in Dio anche nei momenti di malattia e fragilità, il letto del malato può diventare un luogo di salvezza.
Eccellenza incoraggi ciascuno di noi, siamo tutti strumenti nelle mani di Dio in questo variegato luogo, la nostra è una famiglia nella quale il dolore e la sofferenza si sperimentano continuamente.
Poi è luogo in cui l’umanità sofferente è accompagnata dalla presenza del personale e del volontariato che ognuno per quello che è proprio dà il meglio di sé.
Eccellenza padre Davide, grazie per essere in mezzo a noi questa sera come premuroso pastore, Papa Francesco osava dire: “La cura integrata è un canto di speranza”.
Siamo tutti pellegrini e portatori di speranza in questo luogo di cura!
A Maria Santissima Madre della Speranza, a San Giovanni Paolo II a San Giuseppe Moscati, affidiamo i nostri malati, i medici , gli operatori sanitari, i volontari, tutta la comunità ospedaliera, per loro intercessione presso il Padre che non manchi la presenza accanto a ciascun essere umano sofferente nel corpo e nello spirito, sia sempre costante, è ogni persona debole e fragile possa avvertire il calore di Cristo, che non cessa mai di amarci”.
Don Mario ha rigraziato la corale della parrocchia di Santa Cecilia diretta da Carmela Barbella per l’animazione liturgica nel rendere più solenne la celebrazione eucaristica, e i seminaristi del seminario maggiore di Basilicata i quali hanno prestano il servizio liturgico all’altare per l’evento giubilare.
A portare i saluti dell’azienda ospedaliera è stata la dr.ssa Angela Bellettieri, Direttrice Sanitaria del San Carlo.
