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Cultura ed EventiSenza categoria

Open Sound Festival e Gezziamoci a Matera

Redazione 18 Dicembre 2025
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Presentate a Matera l’apertura della 7ª edizione di Open Sound Festival e la chiusura della 38ª stagione di Gezziamoci. Il primo vedrà la sua serata inaugurale, e il secondo il suo appuntamento finale, in programma nella stessa data, il 19 dicembre, entrambi a Casa Cava, rispettivamente con Alfio Antico e Bassolino per Open Sound e Franco D’Andrea Trio per Gezziamoci.

Più che una vera e propria conferenza, un talk e un momento di dialogo nato dall’idea di condividere una visione e di riflettere sull’ecosistema musicale che ha plasmato due realtà capaci di portare in Basilicata una proposta culturale, musicale e artistica di ricerca e d’avanguardia nonché di richiamo nazionale e internazionale.

Sono intervenuti il Sindaco della Città di Matera Antonio Nicoletti, l’Assessore alla Cultura delCittà di Matera Simona Orsi, il Sindaco del Comune di Miglionico Giulio Traietta, il Presidente di Multietnica e Direttore Generale di Open Sound Festival Nico Ferri, il Presidente di Onyx Jazz Club e codirettore artistico di Gezziamoci Luigi Esposito, il General Manager di Music Innovation Hub e Project Development per Open Sound Festival 2025 Dino Lupelli.

Antonio Nicoletti, Sindaco di Matera (MT) Open Sound Festival e Gezziamoci, con la solidità della qualità dei loro progetti, hanno saputo davvero legare Matera alla musica e ad altre forme artistiche. Sono contento di trovare delle persone amiche oggi a questo tavolo a portare sempre una programmazione di altissimo livello senza nessun bisogno di bandierine o titoli di capitale, ma al contrario sono i titoli di capitale che prendono valore da quello che questa città ha prodotto negli anni e continuerà a produrre. Il nostro impegno come Amministrazione comunale, insieme all’Assessorato comunale, è di fare di tutto perché questo continui nel tempo e possa generare altre esperienze virtuose.

Queste due realtà sono dei pilastri della proposta culturale e musicale del nostro territorio. Come Assessorato speriamo di poter continuare a sostenere la cultura e di riuscire a lavorare a un modello di programmazione dal respiro più ampio sia dal punto di vista temporale sia degli spazi, andando quindi oltre la nostra Città, e dialogando con le aree interne che possono farci crescere e aiutare ad andare in una direzione ottimale. – aggiunge Simona Orsi, Assessore alla cultura del Comune di Matera.

Giulio Traietta, Sindaco del Comune di Miglionico conclude: Per noi quest’anno è stato molto forte, avendo deciso di dialogare con gli operatori culturali lucani. Il Comune di Miglionico ha tutta la volontà di essere la spalla del Comune di Matera, ci auguriamo quindi che l’amministrazione possa provare ad alleggerire i processi di dialogo con operatori culturali come Nico Ferri e Gigi Esposito, menti che riescono a capire fin dove può arrivare l’azione dell’amministrazione pubblica e dove invece diventa necessario supportarla con l’operatività culturale. Persone che vivono facendo questo e ci credono ancora. 

Ci sono una serie di collegamenti per noi importanti – a partire dall’artista che aprirà Open Sound, Alfio Antico, che con l’Onyx Jazz Club ha una relazione particolare – che fortificano il rapporto, il calore, la stima e l’amicizia tra noi e questo festival giunto alla 7ª edizione – racconta Luigi Esposito, Presidente dell’Onyx Jazz Club e co-direttore artistico del Gezziamoci. Chiudiamo il 38 ° Gezziamoci – un contenitore che dà spazio tanto a nuovi talenti quanto a musicisti già affermati di fama internazionale – ma già siamo pronti a partire con nuove date, nuove produzioni musicali, laboratori che coinvolgono paesi e città della Basilicata e non solo. Con il Gezziamoci, l’intera comunità lucana diventa parte integrante di un unico progetto che mette al centro sì la musica, ma anche un’idea più ampia di welfare culturale.

Nico Ferri, Presidente di Multietnica e Direttore Generale di Open Sound Festival: Siamo felici della connessione con una realtà storica come l’Onyx Jazz Club con la quale condividiamo un’idea affine di proposta artistica e culturale ma anche di radicamento nei territori. A partire dalle realtà locali intergenerazionali con le quali abbiamo visto nascere o consolidato il nostro legame anche in questa edizione destagionalizzata e pensata fuori dal consueto periodo delle rassegne estive. Una scommessa che, ad oggi, sta premiando se guardiamo ai primi sold out registrati e alle risposte del pubblico che sta acquistando soprattutto dalla vicina Puglia ma anche da grandi centri come Milano, Torino, Bologna per partecipare ad un programma che contribuisce a posizionare la Basilicata come una tappa da aggiungere alle mappe degli appuntamenti da non perdere.

Una riflessione, quest’ultima, emersa innanzitutto dall’intervento di Dino Lupelli, General Manager di Music Innovation Hub e Project Development per Open Sound Festival 2025.La nostra dimensione di vita naturale é quella di un ecosistema in cui conoscere é sinonimo di esplorare. Abbiamo immaginato questi due weekend come un viaggio alla ricerca di nuove emozioni generate dalla convergenza tra spazio, musica e umanità. – conclude, ricordando anche OSA, Open Sound Academy, il progetto identitario di Open Sound che vede la curatela artistica di Alioscia Bisceglia.

Il programma musicale e culturale completo di Open Sound Festival 2025

***

Da venerdì 19 a domenica 21 e sabato 27 e domenica 28 dicembre torna in Basilicata Open Sound Festival che animerà alcuni luoghi iconici di Matera nel primo weekend e, nel secondo, il Castello del Malconsiglio di Miglionico, alle porte della Città dei Sassi, con un programma musicale e culturale costruito, come da identità del progetto, sulla ricerca e sul dialogo fra tradizione e futuri possibili.

Una VII edizione che sceglie un tempo nuovo, meno frenetico, lontano dalla abituale stagione dei festival, per immergersi nell’ascolto, nel dialogo, nella condivisione, nel movimento e nel ballo, attraversando luoghi del territorio lucano che rivelano la loro eco più profonda. 

Prodotto e organizzato dall’Associazione culturale Multietnica in collaborazione con Music Innovation Hub – realtà con la quale si rinnova e rafforza la partnership attiva sin dalla prima edizione -, l’edizione 2025 di Open Sound presenta le esplorazioni A/V dell’atteso headliner Kode9 e quelle Katatonic Silentio & Lorem, i set di artiste e artisti di punta nel campo della ricerca ritmica ed elettronica internazionale come Valentina Magaletti, Upsammy e Loefah, l’ascolto e la visione dell’album e film Una Lunghissima Ombra di Andrea Laszlo De Simone ma anche i viaggi sonori (sold out) regalati da Post Nebbia, Gaia Banfi e Mai Mai Mai. E ancora, la performance originale OSA 2.5 The Plot live A/V presentata da Studio Gleba (progetto del collettivo Fayda.exe) con la curatela di Alioscia Bisceglia, la fusione tra radici mediterranee e visione contemporaneadi Bassolino e Alfio Antico, fino alla presentazione di Vita lenta, l’album collettivo realizzato da Gianvito Fanelli con Bomba Dischi, e tanto altro ancora.

Questi alcuni degli appuntamenti che compongono il programma musicale – declinato in un primo weekend che mette al centro l’ascolto come esperienza al contempo intima e condivisa, e in un secondo che celebra il movimento, la libertà del corpo, il ballo come pratica di comunità – e il programma culturale con talk, proiezioni e panel sui temi del suono, della memoria e della collettività come forza rigenerativa.

Il primo weekend, a Matera, ha iniziovenerdì 19 dicembrecon il programma culturale, i cui contenuti sono a ingresso gratuito in tutte le giornate del festival. A inaugurare,alle 16:30 presso il TAM Tower Art Museum, è il dialogo tra il pianista, compositore e produttore napoletano Bassolino e Gennaro Ascione autore del volume Napoli balla. Dancefloor e sottoculture nella città postcoloniale edito da Tamu. Modera Domenico Conte. Ci si sposta poi a Ecoverticale dove alle 18.00 Damir Ivić, storica firma del giornalismo musicale in Italia, dialoga con Gianvito Fanelli che presenta l’album Vita lentada lui realizzato in collaborazione con Bomba Dischi, tra field recordings e rituali quotidiani. Alle 19:30, invece, Road to OSA,lo spoken dj set di Alioscia Bisceglia su OSA – Open Sound Academy, il progetto identitario di Open Sound di cui ècuratore artistico: una library di suoni della tradizione registrati in loco, affidata a musiciste e musicisti, producer e visual artist per la creazione di tracce inedite che vengono poi messe in scena – quest’anno con la performance dal titolo The Plot – al fine di sperimentare e attualizzare il patrimonio sonoro dei territori.
Il programma musicale parte alle 23.00 quando il Thyme, nel cuore Sasso Barisano, accoglierà, come opening act, Alfio Antico con i suoi arcaici tamburi grazie ai quali l’artista siciliano – che ha dialogato in musica con De André, Lucio Dalla, Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Colapesce – crea combinazioni sonore inaspettate. A conclusione, tornaBassolino che nel suo djset porta il trascinante groove col quale si sta facendo notare nella nuova scena jazz/elettronica contemporanea. La serata è in collaborazione con Onyx Jazz Club di Matera.

Sabato 20 dicembre alle 11:00 nell’Aula Magna dell’Ateneo di Bari il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione organizza l’incontro, a cura di Open Sound Festival, Stando nelle basse frequenze, tra archivi sonori e carne elettronica chevede Claudia Attimonelli, Docente del corso di Media, Cultura Visuale e Sound Studies in dialogo con Steve Goodman aka Kode9, una delle figure più influenti e concettualmente complesse del paesaggio sonoro contemporaneo. Con i saluti del Magnifico Rettore Prof. Roberto Bellotti, una collaborazione preziosa tra il festival e Uniba, che per l’occasione aprirà in via straordinaria i suoi spazi per gli eventi. Alle 17:30, il programma culturale continua presso il Palazzo Lanfranchi dove Open Sound Festival e Music Innovation Hub presentano, all’interno della mostra Le Dee del Grano promossa dai Musei Nazionali di Matera, l’installazione sonora immersiva Methodos realizzata dal producer go-Dratta con i visual di Monkeys Video Lab. Alle 19.00 a Ecoverticale torna Kode9 nel talk con il fotografo Mirko Ostuni e con la musicologa e curatrice Giulia Scrocchi dal titolo Raving, collective rituals, freedom, catharsis and bass materialism.
Con la musica, invece, si comincia alle 21.00 presso l’Auditorium R. Gervasio con la première italiana di Circled Dot, lo show A/V di Katatonic Silentio & Lorem curato per Open Sound: subwoofer, fumo e luci strobo trasformano l’Auditorium in un laboratorio percettivo per una performance polistrumentale, meditativa e travolgente. Tocca poi al fondatore dell’etichetta Hyperdub, punto di riferimento assoluto per l’avanguardia elettronica, Kode9, in scena con il suo atteso live A/V Escapology: un’esperienza tanto cerebrale quanto fisica, capace di trascendere la dimensione del dancefloor. Il momento successivo vede l’ascolto condiviso e la visione su grande schermo di Una lunghissima ombra, il poema visivo legato all’acclamato ultimo album di Andrea Laszlo De Simone, un’opera audiovisiva in cui la dimensione filmica diventa estensione semantica e sensoriale delle tracce che compongono il disco uscito a ottobre per 42 Records. Dalle 23.45 la notte è al Thyme: per il format Open Sound invites – nel quale il festival racchiude le sue collaborazionicon Fayda.exe, CRX Festival e altre realtà e associazioni indipendenti -, l’hub creativo Clay e il collettivo Into the rabbit Hole presentano rispettivamente i djset di Giusss e Matteo. Si chiude all’insegna del noto filone che lega il Sud Italia alla dub–dancehall–bass music con il djset di Strada e il suo sound fatto di bassi profondi, percussioni ipnotiche e ritmi ancestrali.  

Domenica 21 dicembre si comincia alle 11.00 alTAM. In collaborazione con Atomico Progetti, una conversazione di Strada e Nima con l’attivista Federica Fabrizio: non un panel sulle artiste ma un’analisi su come gli stereotipi di genere influenzano i percorsi professionali nel sistema musicale e non solo. Dalle 19 alle 20.40, a Ecoverticale, Mai Mai Mai – moniker dell’artista audiovisivo Toni Cutrone – è in dialogo con Dario Colacicco (cofounder TAM Tower Art Museum) per presentare il suo album Karakoz (Maple Death, in uscita nel 2026) registrato in Palestina tra il 2023 e il 2024. Interviene anche il Comitato per la pace – terra di Matera.
A seguire, per il cartellone musicale Mai Mai Mai porta, invece, la sua performance AV Mediterranean Hauntologyche indaga l’intersezione tra folklore, spiritualità e cultura popolare, riti pagani e cattolici, tradizioni musicali antiche e trasformazioni del presente. Sempre legato alle influenze del Mediterraneo e delle radici, il set della siciliana Nima tra passato, presente e futuro,chiude il programma musicale – sold out – a Ecoverticale. Ci si sposta poi a Casa Cava: alle 21.00, ad aprire la serata, sold out, è il mix tra pop, canzone d’autore ed elettronica di Gaia Banfi con il suo disco-rivelazione La Maccaia e il suo timbro arioso, intrecciato a influenze elettroniche e suoni distorti. Seguono i Post Nebbia con Pista Nera, il loro ultimo album, un racconto del presente che dà voce alle nostre inquietudini con sonorità cupe e taglienti, specchio del declino del nostro tempo. Infine, il live A/V concepito a Matera ma dal respiro internazionale di Federico Nitti e Luca Spagnoletti dal titolo Kyma.
Fino a domenica 21 dicembre, inoltre, sempre a Ecoverticale è visitabile Four to the Dirt, la mostra fotografica curata da Mirko Ostuni che riflette su come l’esperienza della celebrazione collettiva, nella società postmoderna, si sia trasformata: dai rituali tradizionali come la pizzica salentina fino ai fenomeni contemporanei del raving e della sound system culture. Dalla mostra è nato un libro realizzato con il sostegno di Open Sound e edito da Dito Publishing acquistabile in occasione delle date del festival.

Sabato 27 dicembre dalle 21.00 per ilsecondo weekend, al Castello del Malconsigliodi Miglionico si comincia con il live della batterista più in vista della scena sperimentale degli ultimi anni, Valentina Magaletti, che ha rivoluzionato il ruolo del batterista, soprattutto in contesti elettronici innovativi con un percorso che l’ha portata dall’underground più sotterraneo ai palcoscenici più importanti del mondo. Con uno dei suoi djset che trasudano di notti infinite passate sul dancefloor, è la volta poi di Ortensio per Open Sound invites CRX Festival,di cui è stage manager e resident dj. Chiude una delle voci più influenti dell’elettronica contemporanea, upsammy: dalle residenze su NTS Radio e al Garage Noord di Amsterdam, una producer e DJ capace di attraversare l’elettronica più trippy e le dimensioni più sperimentali di drum and bass e techno.

Domenica 28 dicembre dalle 22.00 è tempo di BASS CONSPIRANCY, serata finale del festival curata daFayda.exe, giovane collettivo multidisciplinare lucano tra i più interessanti del Sud Italia. Un titolo che prende spunto dalle sonorità che domineranno il festival closing  e dalla vicenda nota come “La congiura dei Baroni” (1485), ordita proprio nel Castello di Miglionico e che contribuì al crollo del sistema feudale nel Meridione. Da qui trae ispirazione anche la performance originale OSA che, come in ogni edizione, arriva sul palco di Open Sound Festival. Per il 2025 a firmarla è Studio Gleba – progetto di Fayda.exe – che presenta OSA 2.5 The Plotlive A/V, commissionata da OSA – Open Sound Academye pensata insieme a Alioscia Bisceglia: sample musicali della tradizione medievale lucana si mixano con feedback no input e sequenze dubstep in un intreccio tra ricerca storica, suono e immaginario contadino. Poi, il set di Atra Bilis fa risuonare nel castello le sue vibrazioni cupe e i suoi bassi martellanti, fino all’imperdibile closing act del festival, Loefah, uno dei padri della dubstep nonché tra gli ultimi veri pionieri della dance britannica, che chiuderà il sipario su Open Sound con le sue inconfondibili atmosfere minimali e oscure.

Dal 2019 ad oggi, Open Sound si conferma così un progetto che vuole spostare le coordinate della musica a Sud ponendosi comelaboratorio di comunità, ricerca e visione che nasce in Basilicata, contempla il Mediterraneo e dialoga con partner nazionali e avanguardie musicali internazionali. 

Open Sound Festival 2025 — from the Echo-System, claim di questa edizione, è la dichiarazione d’intenti di un progetto che coltiva il proprio ecosistema nel tempo, tra memoria e futuro, tra ricerca e comunità, tra il locale e il globale.

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