Lunedì 15 dicembre 2025 – «Il rinnovo del CCNL Metalmeccanici 2025–2028 rappresenta un risultato importante, frutto della determinazione unitaria di FIM, FIOM e UILM e della forte mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Un contratto solido, equilibrato e capace di dare risposte concrete ai bisogni salariali, occupazionali e di partecipazione, in un contesto economico e geopolitico particolarmente complesso».

Lo dichiara Gerardo Evangelista, Segretario FIM-CISL Basilicata, a margine del Consiglio Generale regionale della FIM-CISL Basilicata, riunitosi oggi a Potenza.
«Con questo rinnovo – prosegue Evangelista – abbiamo difeso e rafforzato l’impianto contrattuale, garantendo aumenti salariali superiori all’inflazione prevista, tutele per il potere d’acquisto, maggiori diritti su formazione, salute e sicurezza, oltre a strumenti più efficaci per contrastare la precarietà e rafforzare la stabilità occupazionale».
Nel corso dei lavori, il Consiglio Generale ha affrontato anche il quadro politico-sindacale e la complessa situazione industriale della Basilicata, caratterizzata da vertenze aperte e da un progressivo indebolimento dei volumi produttivi in diversi settori strategici.
«La nostra regione – sottolinea Evangelista – vive una fase delicata. Il mondo metalmeccanico lucano ha bisogno dell’attenzione e dell’impegno di tutte le istituzioni, perché esistono territori e lavoratori che continuano a operare con responsabilità, spesso in condizioni di forte incertezza».
Particolare attenzione è stata dedicata all’area industriale di Melfi, che rappresenta una questione di rilevanza nazionale, non solo dal punto di vista produttivo ma anche sociale, poiché in Basilicata non esistono reali alternative occupazionali e il sistema Stellantis–indotto coinvolge decine di aziende e migliaia di lavoratori.
«La prospettiva di una risalita produttiva – aggiunge – è legata all’avvio e alla piena valorizzazione delle nuove produzioni, a partire dalla Jeep Compass ibrida ed elettrica, e ai futuri lanci della DS7 e della Lancia Gamma, previsti da giugno 2026».
«La piena saturazione degli impianti di Melfi dipenderà in modo decisivo dalle scelte strategiche di Stellantis e del suo amministratore delegato, Antonio Filosa, ma anche dalle prossime decisioni della Commissione Europea sul Green Deal, in particolare in materia di transizione elettrica, ruolo dell’ibrido e prospettive dei motori endotermici oltre il 2035».
«Per questo – prosegue Evangelista – è necessario un impegno diretto delle istituzioni europee, nazionali e regionali, affinché la transizione industriale non ricada esclusivamente sui lavoratori e sui territori, ma sia accompagnata da politiche industriali, investimenti e nuove assegnazioni produttive».
«Chiediamo alla Commissione Europea decisioni sostenibili e risorse adeguate per la tutela dell’intero settore automotive, a Stellantis il pieno rispetto degli impegni assunti e l’assegnazione di nuove commesse all’indotto, al Governo l’attuazione concreta del confronto avviato presso il MIMIT e alla Regione Basilicata un’azione forte e determinata per promuovere un piano nazionale su Melfi, in grado di garantire prospettive industriali e occupazionali di lungo periodo».
«La FIM-CISL Basilicata – conclude Evangelista – continuerà a stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per difendere occupazione, diritti e futuro industriale della regione».
