Sono oltre cento i partner tra enti pubblici, privati e istituzioni che hanno sottoscritto il Contratto di fiume. Si tratta del primo caso in Italia – secondo gli organizzatori -di partenariato per la tutela ambientale, che prevede una serie di azioni per mitigare i rischi derivati dal dissesto idrogeologico tramite azioni condivise di tutela, riqualificazione ambientale, gestione delle risorse idriche, integrando pianificazione territoriale e obiettivi ambientali, per sviluppare politiche di salvaguardia dei bacini idrografici. Nello specifico quello firmato nella sala Inguscio della Regione Basilicata a Potenza interessa i fiumi della valle del Sinni e del Noce, due dei principali corsi d’acqua lucani. Il primo, con i suoi sei affluenti, conta 1.617 kmq di bacino, il Noce alimentato da sette affluenti, ha un’area di bacino di 418 kmq. Sono corsi d’acqua che attraversano 36 comuni lucani e cinque calabresi oltre a due invasi, per una popolazione di circa 122.601 abitanti che lambiscono due mari, il Tirreno e lo Ionio in entrambe le province Lucane. Un progetto sostenuto dalla Regione Basilicata
Potenza: siglato il contratto di fiume delle Valli del Noce e del Sinni
