Il piccolo Francesco continuerà a vivere nei beneficiari del grande gesto d’amore fatto dalla madre del bambino di soli nove anni, morto a distanza di due giorni dal padre, entrambi vittime di un incidente che si è verificato in contrada Pantano di Pignola giovedì scorso, 11 dicembre.
Mentre per il 51enne Giulio Nappi non c’era stato nulla da fare, era infatti morto sul colpo dopo lo schianto tra la sua Renault Clio grigia e la Jeep Renegade contro la quale ha impattato frontalmente, per il figlio sono trascorsi giorni di cure risultate vane perché le sue condizioni sono state da subito definite gravissime.
L’immediato trasferimento con l’eliambulanza dal luogo dell’incidente fino al vicino ospedale San Carlo di Potenza e il ricovero nel reparto di rianimazione del nosocomio potentino, non sono bastati per evitare un doppio lutto straziante per la vedova Nappi che ha perso in un solo attimo marito e il suo primogenito di tre figli.
L’autorizzazione della donna all’espianto degli organi, avvenuto nella mattinata di domenica 14 dicembre, il giorno dopo la dichiarazione di morte cerebrale di Francesco, è stato definito un gesto di “Grande generosità” dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi che, commentando la tragedia, ha parlato di un “dolore che spezza il cuore”.
Con l’incidente di Pantano è salito a 36 il numero di vittime sulle strade lucane dall’inizio del 2025. Prima di Francesco i più giovani a morire furono il 17enne Vito Casalaspro e Alisena Montanaro di 19 anni, a causa di uno schianto tra lo scooter su cui erano a bordo ed un’auto, incidente in c.da Madonna delle Grazie a Pisticci, in provincia di Matera nel giorno di Pasqua, il 20 aprile scorso. In quella circostanza il ragazzo è morto sul colpo, Alisea è deceduta all’ospedale di Potenza giorni dopo.
