Sabtao 13 dicembre 2025 – Protagonista nel panorama nazionale delle arti marziali, l’Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento Potentina parteciperà alla Coppa Italia di MMA targata FederKombat, l’unica Federazione riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano per le discipline da combattimento.
Quest’anno la prestigiosa manifestazione si terrà a Roma, con una partecipazione attesa di circa 650–700 atleti da tutta Italia, confermandosi uno degli appuntamenti più importanti della stagione.
A rappresentare l’Accademia saranno due giovani atleti emergenti: Gerardo Salvato e Davide Mecca (foto di copertina), entrambi volti della nuova generazione sportiva potentissima. Pur avendo intrapreso da poco il percorso agonistico, si sono già distinti per impegno e attitudine.
Mecca gareggerà in una categoria composta da 17 atleti, mentre Salvato affronterà un pool da 15 concorrenti: numeri che testimoniano l’alto livello della competizione e il valore formativo dell’esperienza.
Sfide così dense non servono solo a mettere alla prova gli atleti, ma diventano un patrimonio tecnico e umano che ritorna alla regione, contribuendo alla crescita dell’intero movimento.
La squadra è guidata dal Maestro Massimiliano Monaco, affiancato da un team strutturato e altamente specializzato composto da Domenico Colucci, Alfredo Falconieri, Serena Lamasta, Nicola Palermo, Gerardo Dinuzzo, Bartolo Telesca e Leonardo Zaccagnino: un gruppo solido, con competenze trasversali, che rappresenta il cuore operativo dell’Accademia.
Monaco esprime soddisfazione per la crescente attenzione verso le MMA in Basilicata:
«Negli ultimi anni anche altre società si stanno avvicinando allo studio serio di questa disciplina. Il mio auspicio è di poter lavorare insieme, in un unico contenitore tecnico, senza disperdere energie. È così che si costruisce una crescita reale e continua, non solo per gli agonisti ma per tutti gli appassionati».
Ancora una volta, Potenza viaggia, rappresenta, compete e porta con orgoglio lo stemma dell’Accademia oltre i confini regionali”.
