“Nel ricevere mandato dalla dott.ssa Maria Lia Bagnoli, legale rappresentante delle associazioni Mediamente e Cooperare, per tutelarne l’onore e la reputazione rispetto a una campagna mediatica infamante portata avanti da alcuni organi di informazione locale, mi ero ripromesso con la mia assistita di non alimentare il circo mediatico messo in campo da certa stampa. Abbiamo scelto la strada della sobrietà: niente polemiche, niente scontri mediatici. Ma il perdurare di notizie false e tendenziose, impongono chiarezza”. Lo afferma in un comunicato stampa il legale delle due società interessate dallo scandalo “Affidopoli”, l’avvocato Arturo Covella.
“Nelle ultime ore – aggiunge l’avvocato – è circolata la notizia secondo cui Acquedotto Lucano avrebbe “stoppato le attività”. È falso. È esattamente il contrario: la mia assistita sta fornendo supporto all’ente. È doveroso dirlo con nettezza per rispetto del pubblico e delle istituzioni coinvolte.
A tal uopo, nelle scorse settimane è stata presentata presso la Procura della Repubblica di Potenza denuncia-querela nei confronti di direttori, condirettori e redattori che si sono resi protagonisti di una vera e propria aggressione mediatica, talvolta ammantata da toni allusivi e da un pregiudizio legato alla doppia cittadinanza italo-argentina della dott.ssa Bagnoli. Non parliamo solo di diffamazione: parliamo anche di un profilo discriminatorio che ha prodotto un danno alla sua immagine e ha tentato di restringere, di fatto, la sua libertà di iniziativa.
È tempo di rimettere i fatti al centro. Mediamente e Cooperare sono entità reali, operative, con obiettivi chiari: promozione culturale, tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, iniziative artistiche e ricreative, attività turistiche, formazione extra-scolastica, comunicazione, sicurezza e internet, nate grazie all’esperienza della dott.ssa Bagnoli, del cui profilo professionale si dirà più avanti. Definirle «fantomatiche», «fantasma» o «paravento» non è solo falso: è lesivo.
Quanto alla persona. La dott.ssa Bagnoli lavora presso l’Università di Cordoba, è docente presso il Conservatorio Superiore di Musica “Gilardo Gilardi” (Ministero dell’Educazione della Repubblica Argentina), ed è cittadina italiana e argentina. Il suo pregiatissimo curriculum, annovera tra l’altro: Master in Pubblica Amministrazione (Università Maimónides), specializzazione in Didattica Universitaria, diploma per l’insegnamento dello spagnolo, laurea in Composizione musicale (indirizzo musica popolare), tre borse di studio — una cofinanziata dal Consolato d’Italia — e un lungo elenco di progetti culturali e accademici tra il 2007 e il 2023, anche in Italia, con referenze puntuali presso università, teatri e istituzioni. Non c’è nulla di «misterioso» in questi titoli: ci sono fatti, persone, luoghi e responsabilità. Ed è proprio grazie a queste esperienze che ha inteso dare corso alle realtà di Mediamente e Cooperare.
Purtroppo, oltre alle forzature giornalistiche, registriamo un fenomeno altrettanto grave: una inspiegabile fuga di notizie. Anche su questo profilo abbiamo chiesto all’Autorità giudiziaria di accertare le responsabilità, perché la correttezza dell’informazione non può poggiare su flussi impropri che alimentano un clima di sospetto.
Non intendiamo alimentare un circo mediatico. Chiediamo, invece, rispetto per la verità dei fatti e per la dignità delle persone. La tutela proseguirà nelle sedi competenti, con fermezza e trasparenza. Alla luce delle nuove falsità circolate, la dott.ssa Bagnoli si riserva di depositare una ulteriore querela nei prossimi giorni.
Toni come quelli degli scorsi mesi contro la dott.ssa Bagnoli non saranno più tollerati ed ogni ulteriore diffamazione e discriminazione sarà oggetto di nuove denunce e richieste di risarcimento danni”, conclude l’avvocato Arturo Covella.

