Elisa Claps continua a vivere nel messaggio e nell’insegnamento consegnato della sua storia. La giovane studentessa potentina scomparsa nel settembre del 1993 il cui cadavere è stato trovato 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa della Trinità del capoluogo di regione lucano è stata per anni simbolo di una lotta per la verità che oggi grazie all’impegno dell’associazione Libera, raggiunge luoghi e persone diverse.
Infatti un elemento che è diventato immagine della lotta e del contrasto alla violenza sulle donne, la panchina rossa, continua il suo viaggio per diffondere i valori di rispetto e per portare a riflettere, soprattutto le nuove generazioni. Dopo essere stata ospitata nel Polo bibliotecario di Potenza la panchina è arrivata nell’istituto superiore Da Vinci Nitti di Potenza dove resterà diventando stimolo per i ragazzi che racconteranno con lavori e presentazioni come la storia di Elisa ma più in generale la cieca violenza priva di rispetto ha saputo toccare le lor menti e le loro coscienze.

