Lunedì 17 novembre 2025 – Sabato 15 novembre 2025, si è svolta l’assemblea dei lavoratori FDM, convocata dopo le lettere di licenziamento che il Gruppo SIT ha iniziato a inviare da qualche giorno, i quali saranno definitivi dal 9 febbraio 2026, lettere che rappresentano uno schiaffo al percorso costruito in questi anni con FDM, e più in generale, con tutto il Gruppo SIT.
Dal 2021 – si ricorda in una nota della Uilm Fismic – questi lavoratori sono stati fra i primi a rientrare nel processo di internalizzazione avviato da Stellantis, allora gestito in modo inadeguato. Sono gli stessi lavoratori che hanno protestato in ogni sede, fino al Ministero, interloquendo direttamente con il ministro Urso, per costruire un percorso che garantisse a loro un futuro.
Negli anni, insieme alle istituzioni, sono stati messi in campo strumenti importanti come:
• l’Area di Crisi Complessa,
• ammortizzatori sociali utilizzati sempre senza oneri per le aziende,
• percorsi di formazione e riqualificazione per dare nuove competenze e nuove prospettive ai lavoratori.
Strumenti – si precisa nella nota sindacale – che il Gruppo SIT ha sempre rivendicato per agganciarsi alla ripresa produttiva e ai nuovi carichi di lavoro.
Eppure oggi SIT – l’unico gruppo che in questi anni ha sistematicamente cercato sostegni pubblici – decide di tirarsi indietro, l’unico gruppo che, nel pieno della crisi del settore, ha licenziato prima i lavoratori della LAS, poi quelli della LGS, e ora vuole licenziare anche i lavoratori FDM.
Lo diciamo con forza, ADESSO BASTA. Non è accettabile chiedere nuovi lavori e supporti istituzionali, e contemporaneamente licenziare senza alcun percorso, colpendo lavoratori con grande professionalità, dove alcuni di loro si sono persino resi disponibili a trasferte fuori dall’Italia pur di sostenere le attività del gruppo: un impegno che meritava rispetto, non di certo lettere di licenziamento.

I lavoratori FDM non devono essere licenziati.
Il Gruppo SIT – chiedono Uilm e Fismic – deve chiarire una volta per tutte se intende rimanere realmente in Basilicata con un progetto industriale serio, essendo che l’atteggiamento mostrato non appare affatto chiaro sul percorso futuro, quindi,è il momento della verità, se vuole agganciare la ripresa produttiva o se vuole abbandonare questo territorio.
Noi non accetteremo MAI: accordi al ribasso; scelte unilaterali; percorsi che acrificano i lavoratori.
Chiediamo a Stellantis di chiarire subito quale rapporto intenda mantenere con SIT: non può continuare ad affidare lavorazioni a chi licenzia lavoratori locali.
Chiederemo alla Regione Basilicata la convocazione urgente di un tavolo con il Gruppo SIT, per definire in modo chiaro, se si vuol stare dalla parte del territorio, oppure sfruttarlo a convenienza, lasciando solo lavoro povero e senza futuro.
Non abbandoneremo i lavoratori FDM, come non lo abbiamo fatto negli ultimi quattro anni.
Continueremo con determinazione – conclude la nota – a difendere ogni posto di lavoro.
Foto di copertina: assemblea lavoratori Fdm

