Domenica 16 novembre 2025 – L’Associazione della Stampa di Basilicata aderisce con convinzione alla giornata di protesta proclamata dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana per rivendicare dignità al lavoro senza distinzione di ruoli, contratti e tipologie di retribuzione.
Il lavoro va pagato, ai doveri vanno associati i diritti, altrimenti non è lavoro ma sfruttamento.
La Fnsi e le Associazioni regionali di stampa denunciano il comportamento degli editori, che si rifiutano di firmare il rinnovo del contratto di lavoro se non alle loro condizioni, senza accettare alcun confronto o apertura al dialogo. Senza discutere su adeguate retribuzioni, sul corretto utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle redazioni, sul ruolo cruciale che il giornalismo riveste nell’ordinamento democratico del nostro Paese.
Un ruolo che- si precisa nella nota dell’Assostampa Basilicata – chi fa impresa editoriale dovrebbe avere invece bene a mente. Il nostro lavoro vale. Il nostro contratto è fondamentale, come per ogni categoria, ma per i giornalisti ha un significato in più perché un’informazione libera e autonoma è un presupposto per ogni democrazia.
Noi vogliamo continuare a dare ai cittadini informazioni libere e autonome perché crediamo in questo Paese.
Il sindacato rivendica dignità per il lavoro dei colleghi dipendenti e lavoratori autonomi, norme per il corretto utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle redazioni, il riconoscimento anche economico del ruolo cruciale che il giornalismo riveste nell’ordinamento democratico del nostro Paese.
I giornalisti sono lavoratori come tutti gli altri e hanno bisogno di un contratto. Dal loro contratto e dalle loro tutele sindacali dipende un’informazione libera, autonoma e autorevole nei confronti dei cittadini, ai quali altrimenti rimarrebbero solo notizie manipolate dai grandi colossi del web.
Come disse nel 2023 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «il contratto di lavoro dei giornalisti – scaduto ormai da anni – costituisce il primo elemento dell’autonomia della categoria».
Il 28 novembre – conclude la nota dell’Assostampa Basilicata – scenderemo in piazza perché “il nostro lavoro vale”.

