Giovedì 6 novembre 2025 – A lanciare l’allarme con un post su Facebook è stato Basilicata SportAdventure.
Con dovizia di particolari, corredando il post con foto, ha denunciato quanto accaduto dopo la decisione di svuotare la diga Saetta che si trova nel comune di Pescopagano.

“Nei giorni scorsi, nel territorio del Comune di Pescopagano (PZ), – si afferma nel post – si è verificato lo svuotamento della Diga Saetta, gestita dall’EIPLI – Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, nelle more della costituzione di una nuova società di gestione e affidata al Segretario Generale dell’Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale, in qualità di Commissario straordinario di governo”.

Secondo Basilicata SportAdventure “l’intervento sarebbe stato effettuato senza un’adeguata valutazione preventiva dell’impatto ambientale, causando una drammatica moria di pesci e privando di risorse alimentari l’avifauna che da anni trovava nel bacino un habitat stabile e vitale”.
Le immagini raccolte mostrano un quadro sconcertante: il fondale prosciugato, migliaia di pesci morti, uccelli affamati e disorientati.

“Un patrimonio naturale compromesso – prosegue Basilicata SportAdventure – nel silenzio generale, con ripercussioni gravi e durature sull’equilibrio ecologico dell’intera area.
Le associazioni di tutela ambientale e faunistica sono invitate a esprimere con forza la loro voce di fronte a questo atto di grave negligenza, affinché simili scelte gestionali non si ripetano in futuro.
È necessario che vengano accertate le responsabilità di chi ha disposto o autorizzato l’operazione e garantita piena trasparenza sulle procedure seguite.
Si rivolge un appello urgente alle autorità competenti – Regione Basilicata, ARPA, Carabinieri Forestali e Prefettura di Potenza – affinché siano avviate verifiche immediate e adottati provvedimenti concreti per la tutela dell’ambiente e della fauna del territorio.
La Diga Saetta – si precisa – non è solo un’infrastruttura idrica: è un ecosistema prezioso, parte integrante del patrimonio naturale della Basilicata.
Non possiamo più tollerare che l’incuria e la cattiva gestione cancellino anni di equilibrio e biodiversità”.
Di seguito il video-denuncia di Gabriele Lotano di Basilicata SportAdventure

