Sabato 1 novembre 2025 – “La Basilicata vive una situazione di vera e propria emergenza idrica, che investe contemporaneamente tutti i settori: potabile, irriguo e industriale, con conseguenze sempre più pesanti per le comunità, le imprese e l’intero sistema produttivo regionale.”
È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli, commentando i dati più recenti diffusi da Acquedotto Lucano, che fotografano una condizione ormai drammatica dei principali invasi regionali.
La forte scarsità di piogge – prosegue Cifarelli – stanno rapidamente svuotando le riserve d’acqua, mettendo a rischio il rifornimento di molte comunità della Basilicata e della Puglia.
Lo stesso Acquedotto Lucano, nei propri canali ufficiali, ha invitato i cittadini ad adottare comportamenti virtuosi e a risparmiare acqua, comunicando livelli di invasamento drammaticamente bassi: 38,9 milioni di metri cubi a Monte Cotugno e 27,8 al Pertusillo, ben al di sotto delle capacità di invaso e notevolmente inferiori rispetto allo scorso anno.
Durante la seduta del Consiglio regionale del 22 ottobre, lo stesso Presidente Bardi aveva riconosciuto che al di sotto della soglia dei 40 milioni di metri cubi la riserva di Monte Cotugno può garantire solo l’uso potabile.
Eppure, nonostante queste parole, nulla di concreto è stato ancora fatto. Anzi – osserva Cifarelli – apprendiamo da Acquedotto Lucano che starebbe valutando restrizioni notturne nell’erogazione per i comuni lungo l’asse Bradanico (Matera, Venosa, Melfi e altri).
Siamo nel pieno di un’emergenza conclamata e strutturale – incalza il consigliere del PD – e non è più tempo di annunci o attese.
Serve un atto politico forte, immediato e responsabile.
In attesa che il Governo nazionale si esprima sulla richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza idrica deliberata dalla Giunta regionale lo scorso 30 settembre – continua Cifarelli – la Regione non può restare immobile.
Occorre una cabina di regia regionale permanente con poteri straordinari che coinvolga Acquedotto Lucano, Consorzio di bonifica, Egrib, ARPAB e Protezione Civile, per pianificare gli interventi urgenti, monitorare i consumi, programmare le risorse e comunicare con trasparenza ai cittadini.
Il Presidente Bardi eserciti fino in fondo i poteri che gli assegna l’art. 18 bis della Legge regionale n. 25/1998 (come modificata a settembre 2024), e dichiari subito lo stato di emergenza regionale, per affrontare con mezzi e poteri straordinari una crisi che non può più essere gestita con strumenti ordinari.
“La gestione dell’acqua è una questione di sicurezza, salute pubblica e giustizia sociale. Per questo chiediamo che il Presidente Bardi assuma con chiarezza e coraggio la responsabilità di dichiarare lo stato di emergenza regionale e di avviare immediatamente un piano straordinario di salvaguardia e uso delle risorse idriche della Basilicata.”

