“Siamo consapevoli che anche il linguaggio in politica ha un valore così come le reazioni non possono trasformarsi e, consapevolmente o inconsapevolmente, alimentare un linciaggio”. L’episodio che ha coinvolto la sindaca dem di Genzano di Lucania (Pz), Viviana Cervellino, la quale durante una trasmissione satirica ha espresso un giudizio colorito nei confronti della Presidente del Consiglio Meloni definendola “str…a”, ha scatenato una reazione che per alcuni aspetti sembra voler alimentare il conflitto e richiamare le curve al tifo. A sostenerlo sono i due consiglieri regionali lucani del Partito democratico, Piero Lacorazza e Roberto Cifarelli. “Se serve dire che le espressioni sono state inadeguate, lo diciamo noi – affermano i due consiglieri dem – Ma permetteteci di dire qualcosa al riguardo, perché il vero tema è un altro. È l’impoverimento del linguaggio politico e la sua riduzione a strumento di intimidazione verso chi esprime dissenso. Oggi basta una parola fuori dal coro per scatenare indignazioni a comando, mentre ogni giorno si tollerano dichiarazioni ben più gravi, offensive e discriminatorie, provenienti da esponenti della stessa maggioranza di destra. Risuona ancora nelle nostre orecchie l’offesa rivolta alla sinistra: più fondamentalista di Hamas. Il linguaggio politico – concludono Lacorazza e Cifarelli – deve ritrovare il suo valore etico, ma anche la sua capacità critica. È tempo che la politica torni a confrontarsi sulle idee e sui fatti”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Movimento 5 stelle e Basilicata Casa Comune.
“Nelle ultime ore si sta consumando una vicenda tanto spiacevole quanto inaccettabile perché estranea alla sana dialettica che dovrebbe connotare la politica. Ci riferiamo all’ondata di odio e insulti sessisti che sta colpendo la sindaca di Genzano Viviana Cervellino, rea di aver espresso un’opinione colorita sulla premier Giorgia Meloni”, scrivono in un comunicato le consigliere regionali lucane del Movimento 5 stelle, Viviana Verri e Alessia Araneo. “Premesso che riteniamo che dal linguaggio politico andrebbe bandita ogni forma di turpiloquio, anche se detta con significato ironico, all’interno di un programma satirico, come in questo caso, non hanno alcuna giustificazione gli attacchi personali che sta subendo la sindaca, sintomo di un imbarbarimento dal quale la politica, tutta, dovrebbe prendere le distanze. Per questo motivo esprimiamo solidarietà a Viviana Cervellino, auspicando che lo stesso facciano tutti gli esponenti politici, di ogni colore, compresi quanti negli scorsi giorni si sono precipitati a manifestare solidarietà alla premier Meloni, che immaginiamo intenta ad occuparsi di ben altre faccende piuttosto che interessata a beghe di bassa lega, create ad arte. La ferocia manifestata verso la sindaca di Genzano è inaccettabile: la violenza, in qualsiasi forma essa si esplichi, verbale e non, non deve appartenere a nessuno spazio civile, sia esso sociale sia esso social. E basta accanirsi sul corpo delle donne. Nessuna di noi cerca approvazione o disapprovazione, che qualcuno se ne faccia una ragione”.
Il riferimento è chiaramente diretto ai tanti commenti social che la sindaca ha riportato apertamente sul suo profilo Facebook.
“Premesso che le Istituzioni si rispettano SEMPRE, che ogni Presidente del Consiglio rappresenta tutti gli Italiani e non solo quanti lo hanno sostenuto e che, al tempo stesso, ogni rappresentanza istituzionale è un bene di ogni cittadino e che ogni cittadino deve tutelare, per la stessa serietà istituzionale dobbiamo dire che non può una leggerezza diventare l’alibi per cacce alle streghe e regolamenti di conti”. È quanto dichiarano il Vice Presidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, e il Presidente del Gruppo consiliare Basilicata Casa Comune, Gianni Vizziello in merito alla polemica politica che sta coinvolgendo il Sindaco di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino. “Le parole pronunciate dalla sindaca – sottolineano i consiglieri regionali – alla trasmissione Prova d’inchiesta, peraltro citando quelle diventate un refrain e un meme social del governatore campano De Luca, hanno sicuramente risentito dell’aria ironica della trasmissione ma, pur sembrando avventate, rappresentano un episodio. Un episodio che non può sovrastare una storia personale di rispetto e dedizione alle istituzioni, con un impegno quotidiano che ha spesso messo in secondo piano anche la stessa propria persona. Utilizzare questa polemica come elemento di lotta politica – concludono Chiorazzo e Vizziello – dando anche la stura a un popolo di odiatori che si sta accanendo facendo la sindaca bersaglio di ogni genere di offese, è il vero segnale di un imbarbarimento che è paradossale veder mettere in atto da parte di chi lo fa invocando il rispetto di Istituzioni e persone”, concludono Chiorazzo e Vizziello.
“La politica dovrebbe essere un’opportunità per costruire e non per creare divisioni e alimentare polemiche. Chi svolge una funzione politica di rappresentanza istituzionale dovrebbe adoperare sempre un linguaggio rispettoso della comunità che rappresenta e degli altri livelli istituzionali”. È quanto riportato in un comunicato dell’ANCI BASILICATA. “Il confronto politico, pur nella vivace dialettica tra differenti punti di vista, non dovrebbe mai degenerare in un lessico non consono al ruolo delle istituzioni. Riteniamo che le recenti dichiarazioni della Sindaca di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino, nonostante manifestate in un programma di satira, non siano state fortunate e abbiano generato ulteriore confusione e tensione. Allo stesso tempo, riteniamo che le reazioni e le accuse che si sono susseguite siano andate oltre ogni limite e non abbiano contribuito a risolvere la questione in modo costruttivo. Invitiamo tutti a riflettere sull’importanza di mantenere un tono rispettoso e costruttivo nel dibattito pubblico, sia online che offline”.

 
		
 
                                 
		 
		 
		 
		 
		 
		 
		 
		 
		