Decine di migliaia di mascherine ferme in un deposito a Potenza. Immagini che ci riportano alla mente i mesi dell’emergenza covid che oggi lasciano strascichi nelle memorie e, in questo caso, anche nei fatti.
Con le nostre telecamere abbiamo registrato le immagini che vedete di scatolini depositati in un magazzino della Protezione civile nel capoluogo di regione lucano. Se di primo acchito poteva sembrare l’ennesima storia di sprechi e mala gestio, in realtà gli approfondimenti ci hanno permesso di ricostruire i motivi.
I fatti risalgono agli anni tra il 2020 ed il 2021, quando in piena pandemia il Ministro della sanità, tramite il commissario straordinario, ha consegnato alle varie protezioni civili locali, tra cui quella lucana, le mascherine Ffp2 da smistare poi ai Comuni.
Il 4/5/21 però il Tribunale di Gorizia disponeva il sequestro di diversi lotti di maschere cinesi perché non a norma tra queste c’erano anche quelle arrivate in Basilicata.
La Guardia di finanza attuava il decreto del Tribunale chiedendo alla Protezione civile di provvedere al recupero dei pacchi già distribuiti alle amministrazioni locali del territorio e di sistemarle nel deposito, mettendole sotto sequestro. Solo nel 2023 arrivava il decreto di dissequestro lasciando alla protezione civile l’onere di smaltire.
Ora il tema riguarda le spese per questa operazione.

