Venerdì 24 ottobre 2025 – A distanza di molti giorni dopo la tragica morte di quattro migranti alle porte te Scanzano Jonico, ed altrettanti feriti, (VEDI) Pietro Simonetti scrive al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per denunciare la situazione esistente in Basilicata.
Il testo della lettera.
“Signor Presidente della Repubblica, scrivo a distanza di molti giorni dopo la tragica morte di quattro migranti alle porte te Scanzano Jonico, ed altrettanti feriti. Morti e feriti per caporalato e sfruttamento.
Da due anni la Regione non effettua nessuna accoglienza nell’area Metapontino, dove lavorano circa 10.000 migranti,molti di quali vivono sotto i ponti ed in catapecchie,nonostante le risorse UE in cassa.
Ho atteso molti giorni per capire e vedere cosa sarebbe accaduto a livello nazionale e locale.
A parte qualche servizio televisivo o articoli di giornale, una fiaccolata a Scanzano, un minuto di raccoglimento in Consiglio Regionale. Una riunione del Tavolo regionale dello scorso venerdi, nessuna iniziativa utile e concreta delle istituzioni preposte è stata messa in atto.
Cordoglio di circostanza, lamentazioni, faremo e diremo.
Signor Presidente, dal momento della tragica fine dei quattro migranti nessuna reazione dei Prefetti d Potenza e Matera che gestiscono tre tavoli anticaporalato, in generale solo vicinanza alle famiglie dei defunti e dei feriti, nessun lutto regionale o comunale.
Si tratta di una cronaca del “dispiacere” e del senza fare nulla per comprendere cosa non si è fatto e cosa si dovrebbe fare:i l metodo che Ella richiama spesso nelle Sue dichiarazioni.
Cosa si poteva fare e non si e’ fatto in Basilicata e non solo: la Regione Basilicata, in particolare Michele Busciolano, plurititolare di deleghe dirigenziali, ultimamente si e’ autonomamente rinominato, pur occupandosi di petrolio e digitale.
Da quattro anni non si procede alla realizzazione dei nuovi centri di accoglienza stagionali di Boreano, ex ghetto, di Gaudiano, ed il completamento del centro di Scanzano per 450 posti, 15 milioni di contributi del Pon Legalità e della UE restano inutilizzati e saranno persi entro il 2026.
Una vicenda che per tempistica, assieme alla disapplicazione della legge regionale 13 del 2016 e della utilizzazione de Fondi Su.Pr.Eme, oltre otto milione, dovrebbe essere alla attenzione della Magistratura e della Corte dei Conti.
Si tratta di gravi atti omissivi contro i migranti e il territorio con evidenti danni erariali, che coinvolgono Ministeri e strutture,c ome nel caso della mancata utilizzazione del centro antiviolenza e tratta di Palazzo San Gervasio realizzato con i fondi Pon del 2018 e mai aperto. Il Comune da tempo ha pubblicato un avviso per proposte di gestione mai concluso.
Signor Presidente, mi sono occupato, come volontario, in Regione e nel tavolo nazionale caporalato di questi temi e vicende.
Forse e giunto ii momento di verificare come sono stati spesi i circa 80 milioni dei fondi Ue,in gran parte gestiti dal consorzio Nova, verificando gli esiti della gestione die progetti e l’attuale situazione dei ghetti nel Sud , il ruolo del caporalato, a partire dalla Basilicata.
Ricordo che ogni anno lavorano oltre 50.000 migranti in settori importati del lavoro di cura come braccianti, badanti, circa 22.000 persone,i l 90% lavora in nero ed resto, in poche migliaia, in edilizia.
Circa il 10% della popolazione, dei quali oltre 3300 studenti.
Grazie per l’attenzione e la sensibilità Sua verso le condizioni degli ultimi, il lavoro nero che aumentato, i salari da fame e l’omissione di interventi per la sicurezza sul lavoro”.
Foto di copertina: Città della Pace in costruzione

