METAPONTO – Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri sulla denuncia presentata da un uomo della provincia di Matera che ha raccontato ai militari dell’Arma di essere stato picchiato selvaggiamente da due uomini per motivi di omofobia. L’uomo si trovava nella camera d’albergo di un B&B di Metaponto nel Comune di Bernalda (Mt) quando è stato preso brutalmente a pugni e a calci. Il video dell’aggressione è stato mostrato nella puntata di “Chi l’ha Visto” andata in onda il 15 ottobre. Nelle immagini si vede dapprima uno dei due aggressori che dopo aver bussato alla porta della vittima entra facendo successivamente entrare anche all’altro. I due cominciano a picchiarlo rivolgendogli parole omofobe come “fr…o” e sputandogli addosso. Il pestaggio è terminato solo quando uno dei due aggressori ha inavvertitamente toccato con un braccio l’interruttore della luce che ha dunque illuminato la stanza. Solo a quel punto gli aggressori sono fuggiti.
Sulla vicenda il Comune di Bernalda ha pubblicato un post nel quale è sottolinea che “La vera identità metapontina è solidarietà, non odio”. “Mettiamo un punto fermo – si legge sempre nella nota – l’intera comunità sarà vigile affinché simili atteggiamenti non abbiano spazio né futuro. L’Amministrazione Comunale non può e non vuole rimanere in silenzio di fronte all’atto brutale di violenza omofoba che ha colpito un giovane a Metaponto, come documentato dal servizio di “Chi l’ha visto?”. ll dolore che proviamo è profondo. La nostra determinazione è durissima e senza riserve: questa Amministrazione dichiara guerra aperta a ogni forma di intolleranza e prevaricazione. La violenza gratuita e vile subíta dal ragazzo è un cancro sociale che va estirpato con urgenza. Auspichiamo che la legge venga applicata con la massima severità. Agiremo con pugno di ferro e metteremo a disposizione ogni risorsa per garantire che il peso della giustizia si abbatta su chi ha creduto di poter impunemente aggredire e umiliare un altro essere umano per la sua identità. La nostra comunità non è un rifugio per i violenti. A te, giovane che hai sopportato questo orrore, e alla tua famiglia, va il nostro abbraccio più sincero. Vogliamo che sappiate che il vostro coraggio non è inascoltato. Rivolgiamo un appello ad ognuno di noi: dobbiamo educare all’accoglienza e alla decostruzione di ogni pregiudizio”.