Martedì 7 ottobre 2025 – Giornata importante ma allo stesso tempo preoccupante per il destino delle lavoratrici e dei lavoratori Smartpaper, con due incontri, svoltisi oggi 7 ottobre, che hanno segnato il quadro della situazione: nella mattinata con l’azienda e nel pomeriggio a livello nazionale, in merito al cambio d’appalto che coinvolge l’attività di Enel Energia, ora assegnata alla nuova RTI DataContact–Accenture.
Durante l’incontro con Smartpaper, – precisano in una nota Fim Fiom Uilm Fismic Basilicata e Castelfranco Veneto Rsu Smartp@per – l’azienda non ha fornito risposte certe né sul presente né sul futuro occupazionale.
Alla delegazione sindacale e alle RSU non sono stati forniti dati concreti né sui volumi delle commesse attive, né su quelle future.
È stato solo comunicato che l’attività SEN è prorogata fino a marzo 2026, ma senza alcuna chiarezza sui livelli occupazionali.
Per la commessa S.V.R. si valuta una possibile estensione , e la mancata proroga dei contratti in somministrazione in scadenza a ottobre.
Anche sul fronte E-Distribuzione si ipotizza una proroga ma senza garanzie stabili per l’occupazione.
Fim Fiom Uilm Fismic denunciano un quadro sempre più preoccupante: volumi stagnanti, commesse sature, rischio di esuberi e un futuro incerto per centinaia di lavoratori.
È evidente che siamo di fronte a un modello di business che si sta esaurendo, fondato su appalti a basso margine, esternalizzazioni e ottimizzazioni spinte dai processi di intelligenza artificiale.
Per questo, le organizzazioni sindacali ritengono indispensabile che il gruppo capofila Indra , che detiene Smartpaper e investe in altri paesi, venga convocato in Basilicata e in Veneto per illustrare quali investimenti industriali concreti intenda realizzare sul nostro territorio, superando la logica del semplice appalto e aprendo un nuovo capitolo industriale, prima che sia troppo tardi.
Riteniamo inaccettabile che Enel, come committente pubblico e strategico, resti alla finestra mentre centinaia di famiglie rischiano il proprio futuro.
Enel – sostengono i responsabili sindacali – deve farsi carico del destino industriale e occupazionale dei propri appalti e dimostrare concretamente responsabilità verso i territori, verso le comunità, affinché si possa dare certezze a tutti i lavoratori coinvolti.
È il momento che Enel, Smartpaper, Indra e la nuova RTI rendano esigibili gli impegni presi con i lavoratori e con le istituzioni, mantenendo le attività a Potenza e a Castelfranco dove da anni esistono patrimoni di competenze e professionalità che non può essere disperso.
“Difendere il lavoro significa difendere il futuro del territorio.
Nessuna delocalizzazione, nessun licenziamento occulto:
le lavoratrici e i lavoratori Smartpaper meritano certezze, non promesse.”