Giovedì 2 ottobre 2025 – Bandiere della Palestina sventolanti, slogan scitti su cartelli per denunciare lo sdegno di quanto si è verificato nelle ultime ore nelle acque internazionali a poche miglia dal Gaza.
Il sequestro delle barche da parte dei soldati israeliani. Il fermo degli occupanti, tra i quali quaranta italiani, portati nel centro di detenzione di Ashdod in attesa delle decisioni del Governo d’Israele.

Da piazza Mario Pagano a piazza Matteotti a Potenza dove il Comitato per la Pace di Potenza ha riunito associazioni e singoli cittadini l’aria che si respirava ieri sera (2 ottobre) era di preoccupazione per quanto possa accadere a quanti sulle barche della Flotilla hanno partecipato ad una missione pacifista finalizzata esclusivamente a dare un aiuto alle massacrate popolazioni palestinesei.
Ma soprattutto è voluta essere una ferma denuncia per il genocidio che a Gaza dura da mesi.

Un cartello (ve lo proponiamo) sintetizza lo stato d’animo dei partecipanti alla manifestazione, convinti che nulla è perduto, che bisogna continuare nell’impegno politico, democratico per raggiungere la pace. Ma che sia una pace vera e duratura.


In piazza Matteotti ognuno con la propria sensibilità, con la propria storia – scout, componenti di associazione di volontariato, semplici cittadini – ha voluto testimoniare questo impegno, nella speranza di svegliare quelle coscienze sopite di chi continua ad ignorare vergognosamente quello che sta accadendo a Gara.


Domani, 3 ottobre, “in difesa della Global Sumud Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza”. sciopero generale indetto dalla Cgil. In Basilicata, manifestazioni a Potenza e a Matera
Di seguito riportiamo il comunicato con il quale il sindacato movita la decisione presa.
“L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani – ha affermato la Cgil – rappresenta un fatto di gravità estrema.
Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio.
Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati.
Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave – afferma la Cgil – che il Governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”.
A Potenza e a Matera sono previsti due manifestazioni.
A Potenza l’appuntamento è alle 9 in piazza don Bosco, con corteo che raggiungerà piazza Prefettura.
A Matera il corteo muoverà alle 9,30 da piazzetta Pascoli per giungere in piazza Vittorio Veneto.
Durante lo sciopero generale, ha fatto sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.