Secondo la Legge di Bilancio per il 2024 il 6,8 per cento del Fondo sanitario nazionale è destinato alla spesa farmaceutica convenzionata, quella cioè relativa alla distribuzione dei farmaci attraverso le farmacie pubbliche e convenzionate e l’8,5 per cento per la spesa farmaceutica derivante dall’acquisto diretto di aziende sanitarie e ospedaliere, Lo 0,2 per cento è invece il tetto massimo stabilito dalla legge per gli acquisti diretti di gas medicinali.
In questo quadro generale la Basilicata, nel 2024, ha sforato il tetto di spesa programmato per la farmaceutica convenzionata di quasi tre milioni di euro e quello per la spesa farmaceutica per acquisti diretti di quasi 39 mln di euro, di un milione è invece lo scarto per acquisti diretti di gas medicinali.
È questa la denuncia dei consiglieri regionali di Basilicata casa comune, Angelo Chiorazzo e Gianni Vizziello che durante una conferenza stampa hanno illustrato i dati Aifa che consegnano una regione con uno sforamento complessivo di oltre 40 milioni di euro su questo settore specifico.
Per cercare di arginare le passività i consiglieri hanno presentato una pdl dal titolo “Disposizioni in materia di contenimento della spesa farmaceutica” che mira a regolarizzare i conti attraverso la sensibilizzazione del personale sanitario ed abbattendo il divario tra spesa convenzionata e quella diretta.