Abbiamo scelto di dare voce alle persone, giovani, studenti, insegnanti, cittadini che anche da Potenza hanno manifestato il loro dissenso verso ciò che si sta realizzando a Gaza. Una strage che supera la logica che ci consegna un senso di impotenza generale con istituzioni impegnate in attività diplomatiche inefficaci e con il dibattito pubblico che continua ad alimentare contrapposizioni, alla costante ricerca di opinioni contrapposte.
E allora le manifestazioni popolari e democratiche assolvono al ruolo di far conoscere un disappunto collettivo che di fronte a tanto orrore tocca le coscienze e nella partecipazione esprime la sincera richiesta di pace.