Nel corso della due giorni del 20 e 21 settembre a Pontida, lo stand della Lega Basilicata si è affermato come il più visitato, punto di incontro e di confronto per militanti e cittadini provenienti da tutta Italia. Una nutrita delegazione ha portato al centro del dibattito i temi del territorio, dell’autonomia differenziata e della pace come valore universale.
«Sul Pratone di Pontida, che da sempre custodisce la memoria e l’identità di un popolo, la Basilicata è stata protagonista. Essere lì, tra migliaia di militanti e cittadini, e vedere lo stand della Lega Basilicata – ha dichiarato il commissario regionale della Lega Basilicata, Pasquale Pepe – diventare il più visitato, è motivo di orgoglio e segno tangibile di quanto la nostra terra voglia farsi ascoltare.
Abbiamo parlato di territorio, inteso non solo come geografia ma come radice profonda. I nostri paesi, i nostri borghi e le nostre comunità che chiedono infrastrutture, servizi e opportunità per crescere.
Abbiamo affrontato il tema dell’autonomia differenziata che non è divisione né privilegio, ma strumento di equità. Significa garantire a ogni regione la possibilità di gestire al meglio le proprie risorse, valorizzare le specificità locali e costruire sviluppo duraturo per dare pari dignità a tutti i cittadini.
E abbiamo parlato di pace, non come concetto astratto, ma come esigenza concreta in un tempo difficile. Pace tra i popoli, pace sociale nei nostri territori e pace come condizione per vivere, lavorare e crescere in libertà e sicurezza.
Ringrazio la delegazione lucana che ha dato testimonianza della vitalità e della passione della nostra gente. Pontida ha dimostrato che la Basilicata non arretra – ha concluso Pepe – ma avanza. C’è una Lega che ascolta i bisogni reali dei cittadini e lavora per offrire risposte e prospettive. È questo il cammino che continueremo con impegno e responsabilità».
La partecipazione a Pontida segna per la Lega Basilicata un momento di riconoscimento e di impegno rinnovato verso i cittadini lucani, con la consapevolezza che ascolto, responsabilità e azione siano gli strumenti per costruire il futuro.