Giovedì 18 settembre 2025 – A Pisticci il 16 settembre il progetto di assistenza specialistica è partito regolarmente, garantito dal Comune. Non è un fatto scontato. Dal 2021, quando è iniziato il percorso amministrativo guidato dal Sindaco Albano, gli stanziamenti comunali sono cresciuti di anno in anno: dai 75.000 euro iniziali agli attuali 130.000 euro, con una previsione fino a 150.000 euro. Una scelta precisa: fare in modo che nessuno resti indietro.
La partenza del servizio è il segnale concreto di una scelta precisa: a Pisticci i diritti non si rimandano. La scuola, infatti, è il primo passo per diventare cittadini. Garantire a tutti la possibilità di viverla pienamente – si precisa in una nota – significa costruire basi più solide per il futuro. È un impegno quello del Comune di Pisticci verso alunne e alunni fragili e verso tutta la comunità: perché una scuola inclusiva rende più giusta e più coesa la società.
Negli ultimi anni la regione non ha previsto risorse nuove per questo servizio, eppure a Pisticci l’assistenza specialistica non si è mai fermata.
Altrove le risorse restano sospese o si perdono nei bilanci e nei ritardi. A Pisticci, invece, i diritti diventano scelte concrete, trasformate in servizi reali per le famiglie e gli studenti.
L’Assessore all’Istruzione Dolly Troiano sottolinea: «Abbiamo voluto che i nostri alunni più fragili iniziassero l’anno con la certezza di non essere soli. L’assistenza specialistica è accesso, autonomia, dignità. Nonostante le difficoltà e i ritardi, ci siamo assunti questa responsabilità: perché un diritto non può diventare un’attesa».
Il Sindaco Domenico Albano aggiunge: «A Pisticci scegliamo di fare la nostra parte. Noi abbiamo scelto di esserci, perché i diritti non possono aspettare e qui nessuno resta indietro. È così che si costruisce una comunità più forte: partendo dai più piccoli e da chi ha più bisogno. Garantire questo servizio significa rendere la scuola un luogo davvero aperto a tutti, dove ciascuno può sentirsi parte della comunità».
Il Comune ringrazia operatori, insegnanti e famiglie, protagonisti quotidiani di questa sfida condivisa. Perché l’inclusione non si proclama: si costruisce, ogni giorno, tra i banchi.