Mercoledì 17 settembre 2025 – Il tour On The Way 131 della UIL Basilicata non è soltanto un viaggio simbolico, ma un vero e proprio percorso di ascolto e partecipazione che attraversa tutti i 131 comuni della regione per dare voce a cittadini, lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e istituzioni locali.
La tappa del 15 Settembre ha toccato cinque comunità che rappresentano uno snodo strategico del territorio: Maratea, Trecchina, Rivello, Nemoli e Lagonegro.
Insieme ai Cindaci Cesare Albanese, Fabio Marcante, Francesco Altieri, Domenico Carlomagno e Salvatore Falabella, la delegazione UIL guidata dal segretario generale Vincenzo Tortorelli – con Diego Sileo, Antonio Guglielmi della segreteria confederale, Rocco Messima della UIL Artigianato e Carmine Vaccaro della UIL Pensionati – ha discusso dei problemi e delle opportunità di un’area che coniuga paesaggi unici e patrimonio culturale con le criticità tipiche delle aree interne.
“Il Lagonegrese – ha sottolineato il segretario generale Vincenzo Tortorelli – infatti, vive da un lato la ricchezza del turismo naturalistico e balneare, del commercio di prossimità e delle microimprese artigiane, dall’altro soffre di rarefazione demografica, scarsa integrazione di filiera, stagionalità e soprattutto gravi limiti infrastrutturali e sanitari. Proprio su questi due fronti si concentrano le richieste più pressanti delle comunità incontrate”.
Sul piano delle infrastrutture, è stata sottolineata l’urgenza di intervenire sulla SS585, arteria vitale per i collegamenti dell’area.
La UIL sostiene la necessità di un potenziamento con una terza corsia, una priorità condivisa con i Sindaci e che richiede un impegno diretto dell’assessore regionale Pepe per aprire al più presto il percorso istituzionale.
Potenziare la viabilità significa rendere più accessibili borghi e aree interne, collegare in modo integrato il porto di Maratea con l’A2 e la SS18, riprendendo il percorso dell’alta velocità, e consentire a turismo, imprese e cittadini di vivere appieno le potenzialità del territorio.
Non meno urgente è la questione sanitaria. L’ospedale di Lagonegro, come segnalato nel partecipato incontro presso la biblioteca civica del palazzo di città, che dovrebbe essere il principale presidio del territorio, registra carenze gravi di organico, liste d’attesa infinite e reparti ridotti. Emblematico e inaccettabile è il fatto che i cittadini non abbiano nemmeno la possibilità di effettuare un holter cardiaco in loco.
La UIL ha ribadito che il diritto alla salute deve essere garantito anche in un’area interna come il Lagonegrese, chiedendo un piano straordinario di assunzioni, l’attivazione piena della Centrale Operativa Territoriale e delle Case di Comunità con i fondi PNRR, e una rete funzionale con Potenza e Matera che riduca drasticamente la mobilità sanitaria.
Il confronto con le comunità è stata l’occasione per presentare il documento “Strategie concrete per lo sviluppo del Lagonegrese”, che delinea un percorso di crescita basato sull’integrazione tra turismo, agroalimentare e artigianato, con la prospettiva di creare circa 300 nuovi posti di lavoro in due anni.
A Lagonegro è previsto inoltre uno sportello di supporto per le PMI, mentre a livello territoriale si punta a costruire un contratto di filiera capace di mettere in rete mare, montagna e agroalimentare e di aprire nuovi mercati esterni.
Centrale anche l’obiettivo di garantire localmente almeno il 70% dei bisogni sanitari ordinari, di attivare cinque comunità energetiche rinnovabili e di coinvolgere circa mille anziani in programmi di invecchiamento attivo e servizi domiciliari.
La UIL guarda con attenzione anche alle nuove generazioni. La proposta di un polo formativo a Lagonegro, integrato con percorsi ITS e IFTS, va proprio nella direzione di creare competenze legate al turismo sostenibile, ai green jobs e all’economia digitale.
Allo stesso modo, le borse di studio intercomunali, i programmi di mentoring e microcredito, i laboratori scuola-lavoro e gli spazi di coworking puntano a contrastare l’emigrazione giovanile e a costruire un capitale umano che resti e faccia crescere il territorio.
Per rendere operative queste strategie, la UIL propone un tavolo permanente con sindaci, associazioni, imprese, scuole e terzo settore, accompagnato da un’agenda di obiettivi misurabili ogni tre mesi su lavoro, infrastrutture e servizi.
Una road map chiara che prevede già nei prossimi mesi l’adozione dell’Accordo Quadro Lagonegrese sulle opere prioritarie, la costituzione dello Sportello Cantieri e del Piano per le Comunità Energetiche, oltre a verifiche periodiche dei risultati raggiunti.
“Il Lagonegrese – conclude Tortorelli – è un territorio che non può essere lasciato indietro. Abbiamo bellezza, storia e potenzialità, ma serve trasformare queste risorse in lavoro di qualità, servizi sanitari di prossimità e infrastrutture moderne. Solo così si può dare ai cittadini non soltanto speranza, ma dignità e futuro”