Giovedì 11 settembre 2025 – Carissimi ragazzi e ragazze!
Non ci conosciamo ancora con la stragrande maggioranza di voi, ma conto che riusciremo ad incontrarci presto.
Nel frattempo, siccome per moltissimi di voi domani e nei prossimi giorni inizia l’anno scolastico, ho pensato di rivolgervi poche parole di condivisione.
La scuola, e l’istruzione in genere, sono la fatica necessaria della crescita; spesso vi sentite invitati a studiare per creare un futuro e troppo spesso vedete che coloro che studiano non fanno passi avanti nel mondo del lavoro senza una “spinta” o “un santo”. Su questo non posso negare che spesso purtroppo è così.
Eppure, io voglio esprimervi un desiderio e farvi un augurio. Il desiderio è che voi possiate avere fame di cultura, fame di istruzione, fame di conoscenza.
Viviamo in un mondo dove i mal intenzionati possono manipolare le notizie, il pensiero e la verità, a scapito di coloro che sono poco informati, che non ragionano molto sulle cose, che si fidano con troppa facilità. Quindi il desiderio mio personale e della Chiesa è che possiate iniziare e vivere questo nuovo anno scolastico con la fame di cultura.
L’augurio invece è di non scoraggiarvi, di non arrendervi davanti alla fatica dello studio. Non è vero che studiare è inutile, perché tanto non aumenta il reddito. È vero invece che studiare significa comprendere di più il mondo, la cultura e vivere con consapevolezza.
Possiamo scegliere di vivere o di sopravvivere, ma non è la stessa cosa. Non è la stessa cosa attraversare la vita e gli eventi della società come se fosse qualcosa di esterno e di estraneo rispetto alla mia esistenza, o essere protagonisti nella società, se serve anche ribelli. Se serve, essere contestatori propositivi di alternative. Quindi, non vi arrendete!
Esprimo un pensiero di profonda gratitudine a tutto il corpo docente, di ogni ordine e grado, per la passione che mettono nell’accompagnarvi nell’avventura dell’istruzione e dello studio. La loro è una delle più importanti, e troppo spesso poco riconosciute professioni. Siamo loro grati per quello che fanno giorno per giorno!
Non posso non invitare tutti voi a ricordarvi dei bambini e dei ragazzi e delle ragazze che neanche quest’anno inizieranno il percorso scolastico.
Semplicemente perché le loro scuole sono state distrutte sotto le bombe, a Gaza, o in Ucraina, o nei vari paesi dove ci stanno le guerre insensate. Anche a nome loro, anche per loro, iniziate questo cammino con determinazione e generosità.
Buon anno scolastico a tutti!”
L’augurio agli studenti di mons. Benoni Ambarus Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico: “Possiate avere fame di cultura, fame di istruzione, fame di conoscenza”
