Lunedì 7 settembre 2025 – “La Basilicata aderisce con convinzione alla giornata mondiale della Fibrosi Cistica, consapevole dell’importanza di promuovere la conoscenza e di sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia complessa e diffusa, che in Italia colpisce un bambino ogni 3000 nati. Il gesto, per quanto simbolico, risulta significativo nell’avvicinare i cittadini al problema e nel sostenere le famiglie affinché non si sentano isolate”.
Lo afferma in una nota Domenico Iacobuzio, presidente regionale della Lega italiana Fibrosi Cistica di Basilicata.

“Particolare rilievo – prosegue – merita anche il test volto all’individuazione dei portatori sani: si stima che una persona su trenta sia portatore sano del gene responsabile della fibrosi cistica.
Il test rivolto alle coppie che desiderano avere un figlio, serve a valutare il rischio di trasmettere al futuro bambino una patologia genetica. È pertanto fondamentale – precisa Iacobuzio – promuovere una maggiore consapevolezza tra le giovani coppie, affinché possano approfondire la propria condizione genetica e pianificare consapevolmente il futuro.
La fibrosi cistica è considerata una malattia “invisibile”, perché le persone affette dalla patologia non mostrano alcun segno di invalidità e, invece, determina notevoli difficoltà nella vita quotidiana dei circa 6000 pazienti che ne sono affetti in Italia.
Costoro – precisa Iacobuzio – devono essere sottoposti a costanti controlli medici, soprattutto a fronte di eventuali peggioramenti clinici.
In Basilicata, presso l’Azienda Ospedale Regionale San Carlo di Potenza, è attivo un centro specializzato che offre assistenza mirata e supporto nei numerosi controlli periodici richiesti. Attualmente la diagnosi si avvale dello screening neonatale, dell’analisi genetica e del test del sudore; la patologia coinvolge diversi organi, interessando in particolare le alte vie respiratorie.
La Lega Italiana Fibrosi Cistica ODV Basilicata ringrazia per i comuni di Potenza, Matera, Pietragalla, San Rufo, Montescaglioso, San Fele, Valsinni, Moliterno, Pietrapertosa, Marsico Nuovo, Pignola e Sasso di Castalda, che interpellati dagli iscritti all’Associazione, hanno dato la loro adesione all’iniziativa di rendere VISIBILE UNA MALATTIA INVISIBILE.