La Regione Basilicata, in partenariato con la Cooperativa Sociale Studio Iris, con il contributo del Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli Affari di Giustizia, ha lanciato il progetto Di.Co – “Informazione e assistenza alle vittime. Il diritto di comprendere e di essere compresi”, un’iniziativa innovativa volta a tutelare e sostenere le vittime di qualsiasi tipologia di reato. Il progetto, finanziato con risorse ministeriali 2023- 2024 pari a circa 61.000 euro, prevede la creazione di due sportelli informativi a Potenza e a Matera, dotati di équipe multidisciplinari in grado di assicurare ascolto, accoglienza, supporto psicologico, assistenza legale e accompagnamento ai servizi del territorio. L’obiettivo è garantire piena attuazione alle disposizioni della Direttiva 2012/29/UE, che sancisce i diritti, l’assistenza e la protezione delle vittime di reato. Gli sportelli saranno anche centri di raccolta ed elaborazione dati, per favorire il consolidamento di una rete territoriale di supporto e il rafforzamento delle prassi virtuose già attive. «Con il progetto Di.Co la Regione Basilicata intende rafforzare il proprio impegno a favore delle persone più fragili, garantendo che nessuna vittima resti sola di fronte al reato subito» – ha dichiarato l’Assessore alla Salute, Politiche per la Persona e Pnrr, Cosimo Latronico- «Attraverso l’apertura degli sportelli a Matera e Potenza mettiamo a disposizione strumenti concreti di informazione, ascolto e sostegno psicologico, nel pieno rispetto della normativa europea. È un passo importante per costruire una rete stabile e permanente di tutela che sappia prevenire anche la cosiddetta “vittimizzazione secondaria”, cioè il rischio che la persona subisca ulteriori traumi nel percorso di denuncia e giustizia». Latronico ha inoltre sottolineato: «Questa iniziativa rappresenta un modello di governance condivisa, che integra la dimensione sociale e sanitaria con quella della giustizia, rendendo la Basilicata una regione capace di offrire risposte concrete e tempestive ai bisogni delle persone vittime di reato».