La Basilicata offre dei livelli di assistenza insufficienti nell’ambito distrettuale, parliamo di quei servizi sanitari e socio-sanitari che vengono offerti a livello territoriale, dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, specialistica o ambulatoriale ed erogati dal Sistema Sanitario Nazionale attraverso le Asl.
Il dato è emerso dall’ultimo monitoraggio per il 2023 dei Livelli essenziali di assistenza effettuato con il nuovo sistema di garanzia dal Ministero della Salute. Si tratta dello strumento attraverso il quale il Governo monitora che l’erogazione dei LEA, ovvero quelle prestazioni da garantire gratuitamente o con il pagamento di un ticket, avvenga in condizioni di qualità e uniformità, garantendo sicurezza, efficienza e appropriatezza organizzativa e clinica delle cure. Oggetto dell’analisi sono state tre macro aree divise tra Prevenzione collettiva e sanità pubblica, Assistenza ospedaliera e Assistenza distrettuale. In quest’ultima la Basilicata ha fatto registrare un punteggio di 52 su una scala da 0 a 100 dove 60 è la sufficienza.
Sanità lucana che rimane invece al di sopra della soglia di adempienza nell’area della prevenzione collettiva con un punteggio di 68 e nell’area ospedaliera con un punteggio pari a 69.
Nel dettaglio, nell’area distrettuale, nell’anno 2023 l’insufficienza è attribuibile tra i vari indicatori a quelli relativi alla “Proporzione di eventi maggiori cardiovascolari, cerebrovascolari o decessi entro 12 mesi da un episodio di ictus ischemico”, con un punteggio di 44,2, a quelli che concernono l’Intervallo Allarme-Target dei mezzi di soccorso”, con un punteggio pari a 0 per 25 minuti, e quello relativo al numero di anziani non autosufficienti in trattamento socio-sanitario residenziale con un 19,9.
Tra i valori positivi si evidenzia l’aumento della quota di cittadini che hanno aderito ai programmi di screening per i tumori o sulla percentuale di prestazioni specialistiche in ambulatorio erogate effettivamente entro dieci giorni come prescritto.