Martedì 2 settembre 2025 – Sul tesserino regionale si è raggiunto il massimo della confusione. A sostenerlo in un documento Alfonso D’Amato (Arcicaccia), Antonio Quarato (Enalcaccia), Alessandro Ferrara (Italcaccia), Sandrino Caffaro E.p.s.).
Già lo scorso anno – affermano – avevamo interessato L’Assessore Cicala per le troppe proteste pervenute da ogni parte del mondo venatorio in quanto non tutti riescono a gestire la procedura digitale.
L’Assessore Cicala molto opportunamente intervenne e fece rilasciare ai richiedenti il tesserino cartaceo.
Purtroppo lo fece soltanto verbalmente tant’è che quest’anno si è ripetuta la stessa questione, ma molto più gravosa e confusionaria in quanto, mentre da una parte gli uffici hanno inviato note di diniego del tesserino cartaceo ai richiedenti con età inferiore a 70 anni, come prescritto dalla D.D. n. 834 del 02/07/2024, dall’altra abbiamo collezionato un lungo elenco di CACCIATORI CHE HANNO RICEVUTO IL TESSERINO CARTACEO molto più giovani dei settantenni.
Una lunga lista di errori o solo un fatto clientelare? . Premesso che la Legge Regionale 2/95 prevede il tesserino cartaceo o digitale e che solo la determina dirigenziale su citata “obbliga” tutti alla scelta di quello digitale solo per i cacciatori dai settanta anni in su
Premessoche per obbligare i cacciatori alla scelta del digitale si sono messe in campo una serie di problematiche (stamparsi da soli il tesserino, andarlo a vidimare in un ufficio regionale, a fine annata inserire i dati di tutte le pagine del libretto sul portale XCACCIA) che invece stanno orientando molti cacciatori meno pazienti a non rinnovare il porto d’armi e dunque a rinunciare ad andare a caccia.
Dunque – proseguono D’Amato, Quarato, Ferrara e Caffaro – – considerato che la media anagrafica del cacciatore lucano si aggira intorno ai sessanta anni e che la scelta del cartaceo è dovuta alla praticità dello strumento oltre che spesso alla carenza di digitalizzazione degli utenti, non si capisce per quale motivo si vuole obbligare i cacciatori a optare per il tesserino digitale.
Questa faccenda legata al tesserino regionale ed altre anche più gravi che si stanno consumando per il solo volere di qualcuno e senza alcun coinvolgimento delle Associazioni rappresentanti del mondo venatorio che non condividono dette scelte tecniche/politiche, non fanno altro che inasprire i rapporti con gli uffici e con la politica interessata.
Siamo a chiedere di revocare la D.D. n.834 del 02/07/2024 e di procedere, secondo la legge regionale a stampare e consegnare i tesserini cartacei a quanto ne hanno fatto richiesta.
Solo così – conclude la nota – si potranno riprendere più tranquilli rapporti e farci chiudere un occhio sulle centinaia, forse migliaia di tesserini cartacei consegnati ai non aventi diritto (secondo il D.D. n . 834).