POTENZA – “Allarmarsi oggi perché oltre il 70% dei giovani lucani sceglie di laurearsi fuori regione è paradossale”. Lo afferma il segretario della Confsal Basilicata, Gerardo De Grazia. “È l’ennesima dimostrazione di quanto la politica locale, quella degli ultimi 40 anni, sia stata lontana dai reali problemi del territorio – aggiunge D Grazia – Da tempo, come CONFSAL Basilicata, denunciamo con fermezza questa drammatica emorragia di competenze e capitale umano. Quello che oggi qualcuno scopre come emergenza, per noi è da anni una tragica quotidianità. La Basilicata continua ad esportare i suoi migliori talenti: il 55% dei giovani che parte è laureato. Un dato in crescita, che rappresenta una perdita netta di idee, energie e capacità innovative. Questo esodo incide sul calo della domanda interna, rallenta l’economia, inaridisce il tessuto imprenditoriale e svuota le comunità. L’impoverimento demografico rende sempre più difficile mantenere viva un’economia locale sana e resiliente. Molti comuni, soprattutto nelle aree interne, sono già al collasso. Paesi svuotati, servizi che chiudono, famiglie che non tornano. Le conseguenze sociali, culturali ed economiche sono sotto gli occhi di tutti. Tranne, evidentemente, di chi dovrebbe governare. Serve un cambio di rotta immediato e concreto. Le priorità sono chiare:
- Incentivare il rientro dei giovani e delle famiglie, con contributi specifici e sgravi fiscali per chi sceglie di investire e creare impresa in Basilicata.
- Puntare sul turismo: una regione con Matera, Maratea, due mari e decine di borghi meravigliosi non può non avere, ancora oggi, un Assessore al Turismo. Lo abbiamo chiesto ufficialmente al Presidente Bardi.
- Sostenere la nascita di start-up e imprese innovative nei settori strategici: green economy, tecnologia, servizi digitali.
- Innovare il comparto agricolo con modelli sostenibili, capaci di attrarre giovani imprenditori e creare valore partendo dalla trasformazione delle eccellenze locali.
Un’altra urgenza è il rilancio delle università del Sud, oggi poco attrattive rispetto ai poli del Centro-Nord. Serve una strategia condivisa tra le regioni del Mezzogiorno: un’agenda politica per il Sud, coordinata e focalizzata sulle reali priorità. Infrastrutture, viabilità, servizi: è necessario colmare i divari e garantire mobilità efficiente e moderna. Senza collegamenti veloci e funzionali, il turismo non decolla e gli investitori restano lontani. Eppure la Basilicata ha un potenziale turistico di oltre 3 milioni di pernottamenti annui: un patrimonio inespresso. Solo un Sud unito, coeso e determinato potrà affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti:
- calo demografico;
- crollo delle iscrizioni nelle scuole e nelle università;
- abbandono scolastico;
- aumento dei NEET e della disoccupazione giovanile.
Serve coraggio politico, serve visione, serve ascolto. La Basilicata ha ancora un futuro: ma va costruito con scelte vere, non con annunci”, conclude De Grazia.