Lunedì 25 agodto 2025 – “Dopo mesi di silenzi, opacità e contraddizioni, la Giunta regionale tenta maldestramente di scaricare ogni responsabilità sulle compagnie energetiche, presentandosi come parte lesa e parlando di chiarimenti che, nei fatti, smentiscono quanto dichiarato in Consiglio e quanto contenuto negli stessi atti regionali”.
È quanto dichiarano i consiglieri regionali di opposizione dei gruppi di centrosinistra stigmatizzando con forza il comunicato diffuso in queste ore dalla Regione Basilicata in merito alla vicenda dei conguagli richiesti ai cittadini per il Bonus Gas.
“È bene ribadire con chiarezza – sottolineano i consiglieri – che i conguagli richiesti oggi fanno riferimento all’anno termico 2022/2023, ovvero a una fase ormai conclusa da tempo.
Eppure, per oltre un anno, la Regione ha taciuto deliberatamente, omettendo ogni informazione ai cittadini e lasciando migliaia di famiglie ignare di un meccanismo di restituzione costruito sulle loro spalle.
Le stesse comunicazioni inviate dalle compagnie energetiche evidenziano come le richieste di rimborso si fondano su disposizioni regionali ben precise.
Altro che difensore dei cittadini, il Presidente Bardi è il primo regista di questa beffa, dopo aver promosso in campagna elettorale una misura presentata come storica e a costo zero.
La verità è che la fretta con cui è stato attivato il Bonus Gas, senza regole chiare né controlli adeguati, – affermano i consiglieri regionali di opposizione – rispondeva esclusivamente alla necessità di incassare il voto dei cittadini.
Era necessario arrivare in campagna elettorale con questa promessa e quindi si è data indicazione di basarsi sul consumo storico. Questo è il danno.
Oggi i lucani – proseguono i consiglieri – non stanno ricevendo un bonus ma stanno pagando la promessa elettorale su cui Bardi ha chiesto i voti.
Oltre i voti ora si chiedono anche i soldi?
È una verità amara, ma che va detta chiara. Chi ha consumato meno gas, si ritrova ora a dover restituire somme ingenti non per una propria responsabilità, ma per “l’improvvisazione” con cui la misura è stata costruita. E mentre la verità viene a galla, la Giunta cerca di rimediare con narrazioni tardive e dichiarazioni fuori tempo massimo.
Di fronte a questa gestione opaca e propagandistica chiediamo con fermezza l’immediato annullamento delle richieste di conguaglio, la revisione integrale della misura Bonus Gas, che ha generato iniquità e alterato il mercato, l’introduzione di criteri di equità e progressività, analoghi a quelli adottati a livello nazionale per i contributi sulle bollette elettriche, che tengano conto della reale condizione economica dei nuclei familiari.
Se l’annullamento presuppone un buco in bilancio lo si dica; e se l’incasso nel 2025 del conguaglio, o parte di esso, serve a chiudere l’assestamento di bilancio non si abbia la furbizia di camuffare l’incapacità di governo con la ‘prudenza’.
La politica – concludono i consiglieri – ha il dovere della verità e della trasparenza.
Non si costruisce consenso distribuendo illusioni e scaricando poi la responsabilità sui cittadini. Bardi e la sua Giunta si assumano fino in fondo le loro responsabilità politiche, amministrative e morali”.