Lunedì 25 agosto 2025 – Ha preso il via oggi, 25 agosto, la partecipazione della Basilicata all’Expo di Osaka all’interno del Padiglione Italia. L
’Apt, per conto della Regione Basilicata (Direzione Attività Produttive), ha curato l’allestimento del padiglione scegliendo di coniugare i nuovi linguaggi con la matericità delle maschere apotropaiche del Carnevale lucano.
Il concept è “Motherland – Il futuro del racconto terrestre”, con al centro una figura femminile arborea simbolo della Basilicata; Madre Natura che genera vita e si rigenera con l’intelligenza artificiale, ponte ideale tra memoria e futuro, tra l’anima lucana e la sensibilità giapponese (foto di copertina).
Al centro dell’allestimento, l’istallazione immersiva realizzata dal Dipartimento Agricoltura e scelta dall’Apt per l’esposizione universale.

L’opera multimediale, firmata dal visual artist Silvio Giordano, propone un percorso multisensoriale che intreccia elementi naturali con altri evocativi della meccatronica e dell’aerospazio, fino ad arrivare alla suggestione eterna di Matera.
“Innovazione e materia sono le cifre che abbiamo scelto per raccontare la Basilicata in Giappone, cercando di cogliere la sensibilità di quella terra, da sempre ispirata alle anime e che guarda con forza alla tecnologia – dichiara il Direttore dell’Apt Basilicata, Margherita Sarli – C’è stato un bel lavoro di sinergia con il Dipartimento Agricoltura che ha accolto la nostra proposta e con la Direzione alle Attività produttive che ne ha apprezzato la chiave innovativa. Una scelta che oggi possiamo dire giusta per l’attenzione che sta registrando e per il plauso che ci è stato rivolto dal Commissariato”.
“Unire tradizione e innovazione ci consente di porci all’attenzione del mondo in maniera decisa ed innovativa, per questo abbiamo accolto di buon grado la richiesta dell’Apt di utilizzare un nostro lavoro – ha commentato l’Assessore all’Agricoltura, Carmine Cicala – I dati dell’Expo sono di circa 12 mila accessi al giorno, una cifra che ci fa ben sperare per l’attenzione che il nostro padiglione, fortemente in linea con i temi del Commissariato, sta suscitando”.
Accanto a questi elementi tecnologici, lo spazio espositivo ospita anche presenze fisiche di grande impatto: tre figure originali del Carnevale lucano e opere di artigiani lucani, testimonianza viva della “civiltà delle mani” che continua a plasmare identità e creatività.

La scelta degli elementi rappresentativi non è casuale, ma – si precisa in una nota – frutto di un’attenta analisi antropologica che mira a costruire un ponte ideale tra la cultura italiana e quella giapponese. Le maschere del Carnevale lucano, portatrici di antichi rituali, trovano una profonda risonanza nella sensibilità nipponica, evocando il legame tra mondo spirituale e terreno.

Infine, all’ingresso dello spazio dedicato alla Basilicata, delle nicchie ospitano le opere di realtà artigianali lucane che hanno partecipato alla Manifestazione d’interesse dell’Apt: dai gioielli scultorei di Manuela Telesca alle trame sonore della Nuova Libbaneria Mediterranea; dalle ceramiche di Giustina Piglia ai tessuti di Marianna Martina D’Aquino; dai foulard e tessuti serigrafati di Damina Spoto alle opere con fili intrecciati e pietre nella tecnica del Soutache di Antonella Torre fino ai cuscini che evocano i colori del Basento e delle campagne lucane di Marianna Martina D’Aquino.