Sarebbe stato il meritato lieto fine di una storia di tenacia, talento e partecipazione, ma a volte capita che la realtà riporti a confrontarsi con burocrazia, regole più o meno condivisibili ma in quanto tali da rispettare.
La storia che vi abbiamo raccontato è quella di Enis, il 15enne studente del liceo scientifico di Potenza che, dopo aver vinto le varie selezioni regionali e nazionali, avrebbe dovuto rappresentare l’Italia alle Olimpiadi delle Scienze della Terra in Cina, peccato che il ragazzo, nonostante sia nato in Italia e ci abbia sempre vissuto, ha genitori stranieri e quindi non ha la cittadinanza italiana. Da qui scuola e associazioni di volontariato hanno lottato affinché Enis potesse andare in Cina, provando a superare ostacoli tecnici che purtroppo sono risultati troppo più grandi di un finale che avrebbe dovuto essere diverso.
Un ostacolo non fermerà la grande organizzazione che ha visto l’istituto potentino, con la preside Lucia Girolamo e le insegnanti di Enis attivarsi per questo obiettivo che sarà solo posticipato alla prossima edizione prevista in India nel 2026, Forza Enis testa sui libri e cuore oltre i confini.