La notizia è stata diffusa dal capogruppo dem in consiglio regionale Piero Lacorazza al quale hanno fatto eco nell’ordine il consigliere di Basilicata democratica, Piero Marrese e le due pentastellate Viviana Verri e Alessia Araneo.
Lacorazza, ha annunciato in una nota stampa, che l’assessore alla salute Cosimo Latronico ha partecipato per conto della Regione alla Conferenza Unificata Stato-Regioni, dando il via libera alla Legge-delega sul nucleare.
Si tratta di un tema sensibile per la comunità lucana e già oggetto di referendum abrogativo del 12 e 13 giugno 2011. Prima di quella data in Regione si era già vissuta una delle più grandi mobilitazioni popolari, ribattezzata la “marcia dei centomila”, contro la localizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari a Scanzano, in provincia di Matera sulla costa jonica lucana.
Una Legge-delega con una indicazione, che appare solo parzialmente, se non del tutto, di ‘bandiera’: di sottoporre al vaglio delle Regioni i successivi decreti attuativi – ha spiegato Lacorazza –. Spiace che l’assessore Latronico alla Sanità, e non l’assessore Laura Mongiello all’Ambiente abbia rappresentato la Regione dando il via libera a questa scelta del Governo nazionale, non assumendo un orientamento più prudente e trasparente rispetto alla storia che la nostra Regione ha concluso Lacorazza.
Per Marrese, “È inaccettabile che la Giunta assuma posizioni così rilevanti sul futuro del territorio lucano senza confrontarsi con l’Assemblea legislativa. È un vero e proprio schiaffo alla democrazia e un tradimento nei confronti dei cittadini lucani, che hanno sempre manifestato la propria netta contrarietà al nucleare.”
“Come Movimento 5 Stelle Basilicata – hanno sottolineato Verri e Araneo – ribadiamo la nostra totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di impianto o deposito nucleare sul nostro territorio. Crediamo che l’unica strada per garantire energia pulita e sicura sia investire seriamente sulle energie rinnovabili, sull’efficienza energetica e sulle bonifiche, non su tecnologie costose, rischiose e fuori dal tempo”.