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Basilicata: 26mila veicoli senza assicurazione, fenomeno in crescita

Redazione 1 Agosto 2025
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Il fenomeno dei veicoli circolanti senza copertura RC Auto in Italia sta diventando estremamente preoccupante, con un impatto significativo sulla sicurezza stradale e sulle risorse del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. Nel 2024, si stimano nel Paese circa 2,915 milioni di veicoli non assicurati, con un aumento del 12,8% in soli due anni rispetto ai 2,585 milioni del 2022. Questa crescita solleva serie preoccupazioni sulle cause e sugli effetti. Sebbene il problema sia noto, non ha ancora trovato soluzioni efficaci. Gli Agenti di assicurazione propongono interventi concreti.

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La crescita del fenomeno sul territorio

L’analisi dei dati 2022-2024 mostra una crescita su tutto il territorio nazionale. Mentre il Sud Italia registra un aumento più contenuto del 3,5% e il Centro Italia un incremento del 10,7%, il Nord Italia evidenzia l’aumento più drastico, con un sorprendente +24,8% di veicoli non assicurati rispetto al 2022.

Nella regione Basilicata la percentuale di veicoli non assicurati registra un aumento del +4%. Erano 25 mila i veicoli senza assicurazione nel 2022, mentre la stima per il 2024 sale a 26 mila. Nella sola provincia di Potenza la stima dei non assicurati è arrivata a 17 mila veicoli (+6,3%); dei 325 mila veicoli in circolazione il 5,2% risulta dunque privo di regolare garanzia Rc auto, una percentuale poco inferiore alla media nazionale (6,1%) ma comunque particolarmente significativa.

“Questi numeri rendono la questione non più procrastinabile di interventi risolutivi”, afferma Domenico Latronico, coordinatore regionale della Basilicata del Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione (SNA), associazione che ha condotto diverse ricerche sul tema. “In regione il 5,4% dei veicoli è privo di assicurazione, percentuale seppure inferiore rispetto alla media, comunque la crescita dei non assicurati rappresenta una situazione socialmente inaccettabile!”.

Il peso sul Fondo Vittime della Strada e sul sistema

Il costo di questo fenomeno ricade pesantemente sul Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, gestito dalla Consap, che indennizza le vittime di sinistri con veicoli non identificati o non assicurati. Le risorse del Fondo provengono da una percentuale sui premi RC Auto (2,5%) pagati dalle compagnie, che indirettamente pesano su tutti gli assicurati onesti.

“Per comprendere l’entità del problema”, aggiunge Domenico Latronico, “è fondamentale analizzare i dati del bilancio della Consap relativi alle erogazioni del Fondo di garanzia: nel 2024 sono stati erogati oltre 266 milioni di euro per circa 49 mila indennizzi derivanti da sinistri causati da veicoli non assicurati o non individuati.” La crescita dei veicoli non assicurati si tradurrà inevitabilmente in un ulteriore aggravio per il Fondo, incidendo sulla sua sostenibilità e sulla capacità di risarcire tempestivamente le vittime, generando un elevato costo sociale.

Oltre all’impatto diretto sul Fondo, i veicoli non assicurati rappresentano una perdita economica significativa per l’intero sistema. Paolo Bullegas, Responsabile nazionale della Commissione di studio RC Auto SNA, stima che i 2,915 milioni di automobilisti che evadono l’obbligo assicurativo costano al sistema oltre 5 miliardi di euro. Questa cifra, se incassata, potrebbe contribuire a ridurre le tariffe assicurative per chi rispetta la legge.

Il danno si estende anche alle casse dello Stato. Bullegas aggiunge: “Tra oneri fiscali e parafiscali, lo Stato potrebbe incassare oltre 1,3 miliardi di euro. Queste risorse migliorerebbero i bilanci pubblici ed essere reinvestite per il beneficio collettivo, ad esempio, potenziando la sicurezza stradale o i pronto soccorso.”

Cause e proposte di soluzione

Gli Agenti di assicurazione denunciano da tempo questa problematica, attribuendola anche all’inasprirsi della povertà che spinge sempre più cittadini a rinunciare alla copertura obbligatoria. A ciò si aggiunge il fenomeno migratorio, che può complicare il quadro; ma anche le elevate tariffe iniziali per chi deve assicurarsi per la prima volta, che non aiutano le fasce di popolazione economicamente più deboli.

Di fronte a questa emergenza, è imperativo individuare soluzioni efficaci. Paolo Bullegas propone diverse iniziative di una strategia decisiva:

Incrocio banche dati ANIA e MIT: Una convenzione per l’incrocio delle banche dati dei veicoli assicurati con quella dei veicoli immatricolati è una soluzione percorribile per individuare i veicoli non assicurati. La recente Direttiva europea 2021/2118 impegna tutti i proprietari di veicoli all’assicurazione obbligatoria, a prescindere dalle caratteristiche del veicolo o dal suo utilizzo (anche se fermati in luogo privato).

Sensibilizzazione e informazione: Campagne mirate per aumentare la consapevolezza sui rischi e le conseguenze della circolazione senza assicurazione.

Misure di sostegno economico: L’introduzione di agevolazioni o incentivi per le fasce di popolazione più fragili economicamente.

Un limite ai premi assicurativi per la classe d’ingresso: Una revisione della normativa per introdurre un limite massimo di quotazione del rischio. SNA ha rilevato tariffe insostenibili, anche oltre 10.000 euro annui, per la classe d’ingresso (Bonus Malus 14), ipotizzando una potenziale elusione dell’obbligo a contrarre in alcune aree del Paese.

Il crescente numero di veicoli non assicurati rappresenta una minaccia per la sicurezza stradale e l’equità sociale. È necessario un intervento coordinato e risoluto da parte di tutte le istituzioni coinvolte. “Gli Agenti di assicurazione SNA sono pronti a dare il proprio contributo”, conclude Bullegas.

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Tag assicurazione, basilicata
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